LA FIORENTINA COLPITA E AFFONDATA DA UN LECCE BEN ORGANIZZATO

| 2 Novembre 2025 | 0 Comments

(Rdl) _____________ In un pomeriggio domenicale di tempo incerto e di temperatura mite, al Franchi Stefano Pioli ed Eusebio Di Francesco mandano in campo rispettivamente, agli ordini del signor Antonio Rapuano di Rimini:

De Gea; Pongracic, Comuzzo, Ranieri; Dodò, Ndour, Nicolussi Caviglia, Fagioli, Fortini; Kean, Dzeko.

Falcone; Veiga, Tiago Gabriel, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Banda, Stulic, Morente.

La Fiorentina fa i primi tentativi in avanti, guadagnando metri e un calcio d’angolo, ma senza esiti; il Lecce risponde allo stesso modo e con risultati analoghi. I primi venti minuti se ne vanno insomma senza pericoli per i due portieri.

Il gioco è falloso, ci sono già due cartellini gialli per i giocatori della Viola; l’atmosfera in campo tesa e nervosa.

Poi IL VANTAGGIO DEL LECCE! BERISHA! 23′. 0 – 1.

Berisha ruba palla, la dà a Stulic, che la dà a Morente, che gliela ridà in ottima posizione, buona per concludere con un tocco al volo, a mezza altezza, preciso verso all’angolino, che non lascia scampo a De Gea.

La reazione dei padroni di casa non c’è. Gli ospiti tirano ancora in porta con Ramadani, dal limte dell’area, De Gea blocca in sicurezza.

Poi la conclusione in porta di Kean, neutralizzata in qualche modo da Falcone, con un intervento di piede risolutivo. Alto sulla traversa invece un colpo di testa di Nicolossi Caviglia.

Squadre al riposo sul vantaggio esterno: la Fiorentina fra i fischi dell’Artemio Franchi, come se non fossero bastate le contestazioni dei giorni scorsi, dopo un primo tempo contratto, nervoso, opaco; il Lecce, apparso ordinato, attento e ben organizzato, con ritrovata sicurezza, fra gli appalusi dei trecento tifosi giallorossi presenti nonostante le restrizioni disposte per questa trasferta.

Stefano Pioli, con la panchina che traballa pericolosamente, al rientro dagli spogliatoi fa un triplice cambio: leva Ndour, Fagioli e Nicolussi Caviglia, sostituendoli con Sohm, Gudmundsson e Mandragora.

Il canovaccio della partita non cambia: padroni di casa evanescenti, ospiti propositivi.

Tira in porta Morente. Tira pure Berisha, su punizione dal limite, ma sulla barriera.

Entra Piccoli, al posto di Dzeko.

Se ne vanno senza scossoni anche i primi venti minuti della ripresa, e comincia a piovere.

66′: Coulibaly sfida Comuzzo dentro l’area viola, poi scaglia un forte diagonale rasoterra su cui Stulic, solo davanti al portiere, non riesce ad arrivare per la deviazione vincente.

Primo cambio deciso da Di Francesco, Pierotti al posto di Banda. Poi poco dopo mette Maleh al posto di Berisha. Quinto ed ultimo cambio per Pioli, Fazzini per Comuzzo.

La partita scivola senza cambiamenti alla mezz’ora della ripresa, un quarto d’ora più recupero al termine.

79′: Falcone determinate, respinge sulla linea di porta una conclusione ravvicinata di Kean su azione di calcio d’angolo.

Poi viene assegnato un rigore per i padroni di casa, al minuto 84. Pierotti interviene su Ranieri, il giocatore leccese lamenta una simulazione da parte del capitano viola. Revisione Var al monitor. Dopo averla rivista, Rapuano ritorna sulla decisione precedente e dice che Pierotti non aveva fatto fallo.

Entrano Kaba e Camarda al posto di Morente e Stulic. Scocca il 90′.

Sei minuti di recupero.

Non succede niente.

Stefano Pioli era all’ultima spiaggia e viene affondato da Eusebio Di Francesco, che ha mandato in campo una formazione ben organizzata, ordinata e propositiva.

Fiorentina subissata dai fischi, il Lecce festeggia una vittoria importante.

Category: Sport

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.