RETI BIANCHE AL VIA DEL MARE

(Rdl) ____________ E’ uscito un po’ di sole, su questo pomeriggio autunnale nuvoloso, di tempo incerto, ma di temperatura mite. Il Via del Mare gonfio dei ventunomila abbonati, senza rappresentanza di tifosi ospiti, ai quali sono state vietate le trasferte per tre mesi per motivi di ordine pubblico. Il Lecce cerca la prima vittoria in casa, il Verona la prima in assoluto.
I due allenatori hanno fatto le loro scelte, eccole:
Falcone – Veiga, Gaspar, Thiago Gabriel, Gallo – Ramadani, Coulibaly, Berisha- Morente, Stulic, Banda.
Montipò – Bella-Kotchap, Nelsson, Valentini – Belghali, Akpa Akpro, Gagliardini, Harroui, Bradaric – Giovane, Orban.
Arbitra – osservato speciale per i burrascosi trascorsi quando ha diretto partite dei Giallorossi – il signor Rosario Abisso di Palermo.
Al minuto 6 il primo tiro in porta della partita, di Banda, parato.
Poi, una conclusione di Berisha, ribattuta dalla difesa, ancora lui ci prova al minuto 13, pallone sull’esterno della rete.
La prima vera occasione, una bella azione dei Giallorossi, con Bradaric che salva correttamente e abilmente su Tete Morente lanciato verso la porta.
Gli ospiti si vedono in avanti solo al 20′: Belghali sfrutta un errore di Veiga e tenta un tiro che finisce a lato, mentre ignora Giovane, che era tutto solo davanti alla porta.
Comincia a piovere.
23′: tiro a giro da fuori area indirizzato sotto l’incrocio dei pali di Banda, in tuffo Montipò riesce a deviarla in calcio d’angolo.
25′: Giovane serve Orban davanti a Falcone, viene però recuperato da Tiago Gabriel che manda in corner.
29′: Falcone para una conclusione da posizione defilata di Orban.
Vine ammonito Jean-Daniel Akpa Akpro per un fallo su Coulibaly. Poi c’è lavoro per i sanitari delle due formazioni a causa di problemi accusati prima da Banda, poi da Bella-Kotchap: entrambi sembrano poterli superare. Cartellino giallo anche per Coulibaly.
40′: Berisha tenta il tiro direttamente da centrocampo, deve intervenire Montipò, applausi.
Akpa Akpro, di nuovo falloso, graziato da Abisso, che nega la seconda ammonizione e dunque l’espulsione.
Due calci d’angolo, uno per parte, che rimangono senza esito e squadre al riposo, a reti bianche
Al rientro, i primi minuti della ripresa scorrono senza che succeda nulla di concreto. Piove un po’ di più. Ammonito anche Bradaric Domagoj. Poi comincia la girandola delle sostituzioni, la prima è Bernede per Abdou Harroui.
Si arriva all’ora di gioco, con ritmi e intensità della partita ora in calo.
Entrano Camarda e Pierotti al posto di Stulic e Morente.
Non succede niente di concreto neppure nella fase successiva della partita, che non si sblocca.
68′: Orban serve Belghali, che da posizione ravvicinata non colpisce al meglio: Falcone riesce a respingere.
Altri due cambi decisi da Paolo Zanetti: Sarr e Frese, al posto di Giovane e Bradaric; Eusebio Di Francesco leva Banda e mette Sottil.
Poi, un’altra abissata. Prima l’arbitro dà il rigore per fallo in area di Bella-Kotchap su Camarda, poi, richiamato dal Var, lo nega.
Il Lecce sembra voler insistere, a seguire doppia occasione, ma senza trovare la conclusione vincente.
Ultimi cambi: Kaba per Berisha da una parte e Niasse per Orban dall’altra.
Palo del Verona su tiro potente di Niasse, l’arbitro però ferma tutto per posizione di fuorigioco.
Cinque minuti di recupero, che scorrono senza lasciare traccia.
Ai punti, avrebbe meritato la vittoria il Lecce, ma il calcio non è il pugilato: ai Giallorossi è mancato il colpo del ko.
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