BRINDISI, SMANTELLATA OFFICINA CLANDESTINA: SEQUESTRATI CAPANNONE E STRUMENTI PER CIRCA 100MILA EURO

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Maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla scoperta di un’autofficina totalmente irregolare, attiva nella provincia brindisina senza alcuna autorizzazione e completamente sconosciuta al fisco. I controlli rientrano nell’attività costante delle fiamme gialle volta a contrastare l’abusivismo economico e le forme di concorrenza sleale a danno delle imprese regolari.
Durante l’ispezione, i finanzieri della Città Bianca hanno accertato che l’attività era priva sia di partita IVA sia delle iscrizioni obbligatorie al Registro delle Imprese o all’Albo Artigiani della Camera di Commercio: requisiti indispensabili per chi svolge lavori di manutenzione e riparazione su veicoli a motore, a tutela della sicurezza degli automobilisti.
All’interno del capannone utilizzato come officina sono stati trovati 32 veicoli in lavorazione. Oltre alle sanzioni a carico del titolare, verranno elevate multe anche ai proprietari delle auto, come previsto dalla normativa in materia.
La perquisizione ha permesso di individuare un’enorme quantità di strumentazione professionale: utensili vari, ponti sollevatori, banchi da lavoro, ricambi nuovi e usati, ammortizzatori, oltre a computer e tablet adoperati per le diagnosi elettroniche dei mezzi. Il valore complessivo del materiale è stato stimato intorno ai 100mila euro.
L’intero immobile, insieme a tutte le attrezzature, è stato posto sotto sequestro amministrativo finalizzato alla confisca. Al responsabile dell’attività abusiva è stata contestata la violazione prevista dal regolamento sul settore dell’autoriparazione, che comporta una sanzione fino a 15.493 euro. Il meccanico verrà inoltre segnalato alla Camera di Commercio di Brindisi–Taranto per la mancata iscrizione e allo Sportello Unico per le Attività Produttive per l’omessa comunicazione di inizio attività.
Nei prossimi giorni la Guardia di Finanza procederà con ulteriori accertamenti di natura fiscale, mirati a ricostruire il giro d’affari sottratto al fisco e a verificare eventuali irregolarità di tipo ambientale e amministrativo.
L’operazione conferma l’impegno delle fiamme gialle nel contrastare chi opera fuori dalle regole, a tutela delle aziende che rispettano la legge e dell’intera comunità economica del territorio.
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