FOTOGIORNALISMO IN ZONE DI CONFLITTO

| 2 Luglio 2013 | 0 Comments

Proseguono presso le sale del Castello Carlo V di Lecce le attività di formazione di FotoScuolaLecce, diretta da Alessandra de Donatis. Dal 27 al 29 luglio (iscrizioni sino al 22) si terrà il workshop di “Fotogiornalismo in zone di conflitto. Tecniche e attrezzature del giornalista al lavoro negli scontri urbani e nei teatri di guerra” a cura di Pier Paolo Cito, fotoreporter brindisino già finalista al Premio Pulitzer che ha lavorato in Montenegro e Kosovo (1999, 2000, 2004), Etiopia (2000), Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele (dal 2000 al 2006), Iraq (2003, 2004), Libano (2006), Afghanistan (2010), Libia (2011). Dopo due giornate di teoria e tecnica in aula il corso si concluderà con una esercitazione pratica presso il poligono di Torre Veneri durante un’attività di un’unità dell’esercito italiano in addestramento operativo.

Nato a Brindisi nel 1963, Pierpaolo Cito nel 1991 inizia l’attività di fotografo freelance collaborando con la redazione brindisina di “Quotidiano”. Dal 1992 la sua collaborazione si estende a gran parte dei quotidiani nazionali. Nel 1997 inizia la sua collaborazione con l’agenzia internazionale Associated Press. Lavora per tre mesi in Portogallo coprendo per Associated Press l’esibizione internazionale Expo 98 di Lisbona ed al suo rientro in Italia, entra definitivamente nello staff AP come editor e fotografo nella redazione di Roma. Segue le attività in Vaticano e all’estero di Papa Giovanni Paolo II (Assisi, Ischia, Polonia, Slovacchia, Israele, Palestina, Siria) e successivamente di Benedetto XVI (Germania, Stati Uniti d’America, Polonia, Spagna, Turchia, Austria, Giordania, Israele, Palestina, Croazia). Copre i conflitti in Montenegro e Kosovo (1999, 2000, 2004), Etiopia (2000), Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele (dal 2000 al 2006), Iraq (2003, 2004), Libano (2006), Afghanistan (2010), Libia (2011). Le sue foto, attraverso il circuito dell’agenzia Associated Press, sono pubblicate nelle principali testate giornalistiche del mondo. Ha vinto vari premi tra cui un riconoscimento dalla NPPA (National Press Photographers Association) negli USA per il suo lavoro sull’eruzione dell’Etna nel 2001. Lo stesso lavoro è stato segnalato dalla rivista TIME che ha incluso il suo servizio tra le “Foto dell’anno 2001”. Ha vinto il premio APME (Associated Press Managing Editors) nella categoria News Photography per la copertura del conflitto tra Israele e Hezbollah nel 2006. Il premio, nato negli anni Trenta, riconosce l’eccellenza nel giornalismo tra i fotografi dell’Associated Press ed è assegnato annualmente da un’associazione di giornalisti appartenenti a oltre 1.500 testate abbonate all’agenzia AP negli USA e in Canada. Nel 2007 è finalista al Premio Pulitzer con una foto appartenente a un “photo package” sul conflitto tra Israele e Hezbollah. Questo premio è il più prestigioso riconoscimento assegnato dalla Columbia University a giornalisti e fotoreporter distintisi nei vari settori dell’informazione a livello internazionale. Nel 2008 vince l’“Award of Excellence” nella categoria General News Reporting del premio internazionale “Picture of the Year International” con la foto “Waiting” scattata a San Luca (RG) durante i funerali delle 5 vittime della “Strage di Duisburg”. Nato nel 1944, il “Picture Of The Year International” è il più vecchio e uno dei più autorevoli concorsi di Fotogiornalismo nel mondo. Ha realizzato varie mostre fotografiche in Italia e all’estero e alcuni libri fotografici. Svolge lezioni e seminari sulla Fotografia giornalistica e sul Giornalismo in guerra in vari centri di formazione giornalistica in Italia e all’estero.

Category: Cultura

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