PRIMO MAGGIO 20114

| 30 Aprile 2014 | 0 Comments

Il Primo maggio, in un momento in cui il livello di disoccupazione giovanile è ai massimi storici e il sistema degli ammortizzatori sociali insufficiente, deve essere l’occasione per ribadire che l’occupazione non si crea cambiando in peggio le regole del mercato del lavoro, soprattutto quando queste rischiano di aumentare la precarietà.

Nel territorio della provincia di Lecce, come in molti altri del Paese, l’occupazione è un’emergenza vera. Continuano a esserci, nel Salento, situazioni industriali in sofferenza con centinaia di lavoratori in cassa integrazione attualmente senza prospettiva, ai quali, anche in base alle scelte che si faranno sulla riforma della CIG, se ne possono aggiungere molti altri.

In Italia, con un ricorso medio alla CIG risultano coinvolti, nel periodo gennaio- marzo 2014, oltre un milione di lavoratori in Cig ordinaria, straordinaria e in deroga.

In Puglia il numero stimato di lavoratori coinvolti dalla crisi è di oltre 37mila (vedi tabella allegata).

Nel nostro Paese la crisi continua a non pesare su tutti allo stesso modo, c’è chi non ha niente, ma non va meglio anche per i lavoratori che in cassa integrazione continuano a perdere salario: ogni lavoratore, in Cig a zero ore già nel primo trimestre del 2014, ha perso oltre 1.900 euro al netto delle tasse e c’è stata una riduzione nel monte salari di oltre un miliardo di euro nelle tasche dei lavoratori coinvolti.

Tra le Regioni maggiormente esposte, con il ricorso alla Cig in deroga in Italia, c’è la Puglia con 2.867.604 di ore (+44,37%) (vedi tabella allegata).

Ma ci sono anche molti lavoratori che ormai sono fuori, o stanno per uscire da tutte le coperture di welfare disponibili, poiché hanno completato i periodi previsti dalla normativa vigente. Il dato sull’aumento continuo della disoccupazione è anche una conseguenza di questa situazione.

Il processo di deindustrializzazione del nostro territorio continua ad andare avanti ed è un fenomeno pericolosamente sottovalutato. Occorre fare investimenti, occorre un piano industriale che trovi soluzioni alla crisi. Restano indispensabili ammortizzatori e altri strumenti del welfare, che allarghino anche la copertura a lavoratori ancora esclusi dai benefici.

Non a caso, quest’anno, Cgil Cisl e Uil nazionali hanno scelto di celebrare la festa dei lavoratori a Pordenone, città sede dello stabilimento Electrolux, dove è in atto una vertenza simbolo per quanto riguarda il tema della politica industriale.

Nel territorio della provincia di Lecce Cgil Cisl e Uil saranno presenti in tutte le iniziative e i dibattiti programmati sul tema, nella convinzione che soltanto ripartendo dalla buona e stabile occupazione si possa dare speranza e prospettive positive al territorio.

Lecce 30 aprile 2014

I segretari generali Cgil – Cisl – Uil Lecce

Salvatore Arnesano – Piero Stefanizzi – Salvatore Giannetto

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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