Lecce, la contestata tattica di Lerda e quei retropassaggi di troppo

di Laura Ricci______

La tattica di mister Lerda è ormai chiara a tutti: amante del 4-3-3 ogni tanto adattato a partita in corso a un 5-3-2, si affida al gioco degli esterni difensivi che palla al piede si proiettano in avanti e crossano per l’attaccante di riferimento. Al movimento dei terzini si aggiunge quello delle ali, spesso Doumbia o Carrozza, che hanno il compito di saltare l’uomo e di tentare la giocata vincente.

Il punto che più, con il passare del tempo, è diventato eclatante e costante è che in fase di possesso palla gli uomini di Lerda costruiscano l’azione impostando il gioco dalle retrovie: spesso e volentieri i centrocampisti salentini affidano il pallone ai difensori con retropassaggi a volte eccessivi invece di costruire una trama di gioco offensiva immediata. Il gioco del Lecce a volte risulta troppo elaborato e troppo arretrato, questo fa sì che i tifosi sugli spalti diventino impazienti e non appoggino la tattica di Lerda che a lungo andare risulta poco incisiva.

La tifoseria leccese è divisa riguardo all’opinione sul tecnico salentino, si è tornato a parlare di un ritorno in panchina  che sarebbe graditissimo al popolo giallorosso: Serse Cosmi. Subentrato a Di Francesco, ha guidato il Lecce in Serie A nella stagione 2011-12 e ha dimostrato uno spiccato senso di squadra e una grinta che ha tenuto il Lecce in gioco fino alla fine, nonostante poi la retrocessione a fine stagione. Il rapporto con i supporters leccesi era di quelli che rimangono per sempre nel cuore, lasciò i salentini manifestando il suo affetto : “La classifica aritmetica dice che siamo retrocessi, ma in quella dei tifosi il Lecce ha vinto lo scudetto.”

I risultati dei giallorossi per ora hanno dato ragione più a Lerda che ai tifosi contrari alla sua tattica di gioco; il calcio, si sa, è bello perchè ognuno lo vede a suo modo. C’è chi si affida al motto “l’importante è vincere”, e chi invece rimane scettico sull’impostazione data da Lerda che continua per la sua strada senza dar conto alle voci che lo vogliono lontano da Lecce.

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