OMICIDIO DI SAN GIORGIO JONICO, PRESO IL PRESUNTO SICARIO: UN DIVERBIO PER FUTILI MOTIVI

| 23 Maggio 2017 | 0 Comments

(g.m.)______Niente mafie, e niente criminalità organizzata: un litigio per motivi banali, “futili”, come si chiamano in gergo giudiziario, e costituiscono un’ aggravante.

Risolto il giallo dell’ assassinio di Ciro Piccione, 29 anni, agricoltore, ucciso il 12 maggio scorso a San Giorgio Jonico con due colpi di pistola calibro 7,65 che lo hanno raggiunto all’addome e alla coscia destra, in via Brunelleschi, praticamente la strada statale, direzione Taranto, vicino all’ abitazione dei genitori, in un locale adibito a garage, in cui  custodiva gli attrezzi di lavoro.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a sparare è stato Salvatore Mele, 29 anni, di Lizzano, operatore ecologico, incensurato, fidanzato della figlia di un’amica della vittima. Ha confessato. Si trova ora in stato di fermo, in attesa delle disposizioni della magistratura.

I due erano venuti a diverbio, a causa della contrarietà manifestata da Salvatore Mele e dalla sua fidanzata alla frequentazione che Ciro Piccione aveva con la madre della ragazza. Durante la discussione, a quanto ha raccontato egli stesso, Mele ha impugnato e puntato contro una pistola. Ne è nata una colluttazione durante la quale sono partiti i due colpi mortali.

 

Category: Cronaca

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