LA COLACEM DI GALATINA E’ DIVENTATA UN MODELLO INDUSTRIALE DOCENTE DI ECONOMIA GREEN, SOCIAL, E RISPETTOSA DEL TERRITORIO. PAROLA DI MINISTRO

| 5 Giugno 2017 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato______

Il modello industriale Colacem sarà uno dei protagonisti al Green Social Festival che si svolgerà per l’intera giornata di martedì 6 giugno al Teatro Galli di Rimini con la presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. 

Il Festival vuol mettere in luce il ruolo primario che l’Italia potrà recitare nel panorama economico e culturale dei prossimi anni. Lo dovrà fare prendendo spunto, oltre che dalle proprie eccellenze, dagli auspici di Papa Francesco, secondo il quale l’economia deve ispirarsi a equità, sostenibilità e bellezza per poter rispondere ai consumatori globali del XXI secolo. 

Sulla base di questi valori, sarà Cristina Colaiacovo, in rappresentanza di Colacem, terzo produttore italiano di cemento, a raccontare la propria azienda durante il talk show “Sviluppo e Infrastrutture Sostenibili”, che prenderà avvio alle ore 17.20. 

Le infrastrutture sono essenziali per la qualità della vita degli abitanti del pianeta. Strade, ferrovie, porti, scuole, ospedali, reti elettriche e delle telecomunicazioni sono il fondamento di ogni possibile progresso economico, sociale e ambientale, come sottolineato dall’Onu. Non a caso, le infrastrutture vengono sempre poste in relazione al grado di civiltà e di competitività economica di un Paese. 

Il cemento è materiale essenziale per realizzarle ed è necessario che venga prodotto in modo sostenibile. Colacem da sempre è interprete della sostenibilità non come semplice filosofia ma come concreto agire: produce cementi di alta qualità in impianti industriali moderni ed efficienti, che adottano le migliori tecniche disponibili e pongono la massima attenzione verso ambiente e territori. 

Con Cristina Colaiacovo saranno presenti, Edoardo Zanchini, vice Presidente Legambiente, Elena Fabbri, Professore ordinario dipartimento di scienze biologiche, geologiche e ambientali Università di Bologna Campus di Ravenna, Antonio Penso, Direttore Fondazione Flaminia. Conduce Enrico Fontana.______

(g.p.)______

Il 4 dicembre scorso, come sostenevano gli organizzatori, il Centro Servizi Volontariato e l’ associazione ‘Nuova Messapia’, del convegno ‘Che aria tira nel Salento’, un vero e proprio allarme, citato, fra gli altri, dal dottor Giuseppe Serravezza: “Soleto, Galatina, Sogliano Cavour, Zollino, Sternatia, Cutrofiano e San Donato di Lecce sono realtà colpite da una forte pressione industriale produttrice di altissime emissioni inquinanti insalubri, da cave, bitumifici, fonderie, zincherie, discariche, e altro. Emissioni che si ripercuotono sull’ambiente e, soprattutto, sulla perdita di Salute tra i cittadini con l’insorgenza di malattie gravissime degenerative e non di rado letali. 

Proprio in questi giorni si è svolto il primo incontro presso la Provincia di Lecce della Conferenza dei Servizi per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) richiesto dal mega-cementificio Colacem di Galatina per l’ innalzamento di altri dieci metri della mastodontica ciminiera per giungere la quota di ben cento metri, un opificio insalubre che opera da oltre sessanta anni, consumando suolo al ritmo attuale di cinquecento tonnellate giorno e emettendo fumi industriali venefici da quarantotto punti ventiquattro ore al giorno”.

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Il 7 marzo la senatrice leccese del M5S Daniela Donno presenta un’ interrogazione parlamentare, a seguito della convocazione della conferenza dei servizi in cui si è discusso anche del riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) dello stabilimento pugliese: “Chiediamo al ministro dell’Ambiente quali urgenti misure intenda adottare per approntare un controllo rigoroso e continuativo sul rispetto dei limiti di legge riguardanti le emissioni inquinanti dello stabilimento.

Non è un caso che lo scorso febbraio, in occasione della presentazione del report ambiente e salute in provincia di Lecce, proprio il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl locale rappresentasse la necessità di fare analisi specifiche a tutela della salute della popolazione che vive nelle province investite dal particolato primario e secondario  del cementificio Colacem di Galatina, della centrale termoelettrica di Cerano, dell’Ilva.

A questo punto, è fondamentale chiarire in modo univoco le conseguenze sanitarie e ambientali derivanti dai fenomeni di combustione, anche al fine di limitare l’attività, la produzione e la durata dell’impianto. Uno dei nostri intenti, inoltre, è quello di sollecitare studi, monitoraggi ed analisi che ci forniscano dati aggiornati sugli elementi inquinanti riscontrati anche nelle aree attigue alla Colacem di Galatina. Considerata la presenza di altri siti industriali, l’impatto cumulativo può essere davvero disastroso. Questa continua aggressione del territorio che si serve, indiscriminatamente, di fattori contaminanti in espansione sta trasformando, anno dopo anno, il Salento in una discarica a cielo aperto”.

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In sede appunto di Conferenza dei servizi la Colacem di Galatina promise interventi per adeguare l’impianto alle migliori tecniche disponibili in vista del rinnovo dell’Aia decennale.

Promise.

Da anni  la Colacem utilizza vari composti nel ciclo produttivo, dalle polveri di Cerano agli scarti di fonderia.

Poi, l’ azienda annunciò l’installazione di un ulteriore filtro sul camino principale alto 90 metri collegato all’altoforno in cui va in cottura la materia prima a 1.500 gradi, alzando la torre di altri dieci metri.

Annunciò.

Arriva oggi la notizia che sarà la Colacem, che opera nel Salento martoriato dalle emissioni nocive, chissà da quando diventata un modello, a insegnare agli altri come si fa un’ economia ispirata a “equità, sostenibilità e bellezza”, in una rassegna ‘ecologica’, poi pure ‘social’, oltre che ‘green’, sotto l’ egida del ministro Galletti. Ma non con le ceneri di Gramsci, con le ceneri di Cerano. ______

LA REPLICA dell’ azienda nel nostro articolo del 9 giugno

https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/06/09/diritto-di-replica-la-colacem-rispettiamo-la-legge-e-l-ambiente/

 

Category: Cronaca, Politica

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