‘LA STAGIONE TURISTICA E’ FINITA, CON LUCI E OMBRE. LA NUOVA COMINCI SUBITO, CON LA PROGRAMMAZIONE’

| 18 Settembre 2017 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale del M5S Cristian Casili ci scrive______

Da questa stagione estiva emerge una Puglia turistica dalle due facce. Da un lato la nostra regione continua ad essere meta privilegiata da turisti italiani e stranieri, dall’altro il governo regionale continua a trascurare la formazione per gli operatori turistici, la tutela dell’ambiente e la qualità dei trasporti. Ritardi e criticità che scoraggiano il ritorno di tanti turisti nel nostro territorio.

Questo il mio bilancio, dopo la pubblicazione del report dell’istituto Demoskopika, che evidenzia luci e ombre del turismo pugliese. Tra le ombre sicuramente l’accoglienza, analizzata seguendo le recensioni spesso negative degli utenti sui portali online che arrivano a ridurre anche del 20% le prenotazioni.

La Puglia scende rovinosamente all’ultimo posto nella valutazione delle strutture ricettive, uno degli indicatori determinanti nell’economia dell’intero comparto.

Questo avviene perché il governo regionale continua a trascurare un aspetto fondamentale, cioè la formazione degli operatori turistici: sia quella riguardante le guide turistiche, sia quella funzionale agli operatori della ricezione.

Per quanto riguarda la formazione delle professionalità si annaspa in attesa che venga indetto l’esame per le guide turistiche, quando invece questo tipo di attività, in altre parti d’Italia, è regolata da concorsi, esami, albi cadenzati ogni due anni. Per le attività del settore ricettivo proporre servizi aggiuntivi e di qualità si traduce in continui investimenti e costi, ai quali si aggiungono le ormai indispensabili spese di pubblicità sul web.

Il governo regionale stenta a comprendere che l’aumento del turismo in Puglia spesso non corrisponde a un aumento dei fatturati e che molti operatori sono in difficoltà, tirano avanti nella speranza che i loro sforzi da equilibristi nell’investire i pochissimi utili tra pubblicità, miglioramenti dei servizi e manutenzione delle strutture possano essere ricompensati da un serio cambio di atteggiamento delle istituzioni.

La tanto decantata destagionalizzazione, non si ottiene unicamente allungando l’apertura degli stabilimenti balneari fino ad ottobre, ma creando una rete di percorsi artistici e culturali, percorsi immateriali (flussi di idee e di approfondimenti su arte e cultura) e materiali (trasporti e collegamenti effettivi tra città d’arte, siti archeologici, sedi di stagioni e festival).

C’è bisogno inoltre di un trasporto su rotaia efficace, con un asse ferroviario che colleghi efficientemente l’aeroporto di Brindisi con la stazione brindisina, per poi scendere speditamente in direzione di Lecce, e poi da Lecce Sud Est verso Martina Franca, Gallipoli, Maglie, Otranto e Gagliano del Capo.

Su questo punto è fondamentale cominciare a lavorare già da oggi per la prossima stagione per non farsi trovare impreparati.

I voli da Brindisi languono e ci isolano dalle dinamiche internazionali che premiano, ancora una volta, Grecia e Spagna non solo in alta stagione.

Un segno che la vera destagionalizzazione è influenzata soprattutto dalla capacità di offrire servizi e più voli. Questa rete di località accoglie migliaia di turisti ogni estate e deve poter contare su treni comodi, sicuri e puntuali.

E’ necessario puntare su un turismo di qualità, abbandonando il modello “mordi e fuggi” e per far questo occorre, prima di tutto, tutelare il paesaggio e tutto ciò che ruota attorno al nostro territorio.

Serve un’azione politica forte che abbia le idee chiare, con un cronoprogramma ben definito e di lungo periodo, iniziando però già da oggi a programmare gli interventi necessari per la prossima stagione.

 

 

 

 

 

Category: Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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