‘ANDARE OLTRE’ PREANNUNCIA E MOTIVA “scelte forti” PER LE ELEZIONI, ANCHE SE PER ORA NON DICE QUALI SIANO

| 23 Gennaio 2018 | 0 Comments
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giancarlo Erroi, coordinatore provinciale di Andare Oltre, ci scrive______
Sono passati due mesi dalla lettera aperta, rivolta dai principali movimenti civici del territorio, ai partiti e ai movimenti nazionali, in vista delle Politiche 2018, per chiedere un coinvolgimento dei territori nella scelta del candidato di collegio, ma ad oggi questa richiesta non è stata presa nella dovuta considerazione.
Con il documento, che vede come primi firmatari Pippi Mellone, Sindaco di Nardò; Alessandro Delli Noci, Vicesindaco di Lecce; Marcello Amante, Sindaco di Galatina; Andrea Pulli, Vicesindaco di Squinzano; Antonio Tondo, Consigliere provinciale ed è stato sottoscritto da oltre 60 amministratori locali, è stata ribadita la voglia di vedere dei candidati di collegio rappresentativi dei territori e, quindi, scelti tra esponenti di movimenti civici e dell’associazionismo, graditi alle forze civiche e dotati di un forte radicamento politico e territoriale.
Abbiamo chiesto lo stop ai candidati di collegio “paracadutati” da altre regioni, da altre provincie, da altre zone.
Lo stop alle dinastie, ai “soliti politici”, che dominano la scena da decenni o che sono eredi diretti della prima repubblica.
Ad oggi, nonostante il tempo a disposizione delle segreterie sia sempre più limitato, i referenti dei partiti appaiono tutti in corsa per quadrare il cerchio su candidature di partito, senza ascoltare le istanze di cambiamento che si sono sollevate dai territori e che soffiano in tutta la Nazione.
Nonostante la nostra apertura non è stato avviato un percorso di esaltazione dei territori, di dialogo e armonizzazione tra i Partiti ed Movimenti nazionali e le forze civiche, come avremmo voluto.
Non è stato avviato un percorso di ascolto della società civile e la redazione di un Programma delle idee per il Salento, che possa rappresentare una svolta per un’area del Paese, già bistrattata dal governo uscente.
Nulla di quel che avevamo chiesto.
Al momento circolano solo i soliti nomi per tutta la politica nazionale: la solita corsa alla poltrona per i soliti noti.
In una “regione Salento” nella quale mare sole e vento sono diventati rispettivamente sinonimi di gasdotti e trivelle, pannelli solari che divorano le campagne, e inquinamento che, addirittura, porta i sindaci a chiudere le scuole, nessuna visione per il futuro è stata delineata.
Quel che rimane è solo l’eco di un potere feudale.
Una brutta premessa che, salvo cambi di rotta dell’ultima ora, ci metterà davanti a scelte forti in vista del 4 Marzo.

Category: Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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