UN NUOVO LIBRO DEL DOTTOR SALVATORE SISINNI, CHE QUESTA VOLTA CI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI VOLONTARIO NELLA COMUNITA’ EMMANUEL

| 3 Ottobre 2018 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

‘Stavolta si parla di droga. E, in particolare, l’accento viene posto dall’ormai onnipresente dottor Salvatore Sisinni (nella foto), sulla necessità e validità del volontariato, soprattutto per quel che riguarda la più importante comunità del nostro territorio, ovvero la Comunità Emmanuel.

Dopo anni di esperienza come volontario nella comunità, il bravo dottore Sisinni ci racconta e si racconta in questo suo recentissimo libro, edito da ‘Settemuse’ proprio in questi giorni, con impaginazione e redazione di Luigi Maci, nella tradizionale veste ricca di aforismi, detti, illustrazioni, schemi e fotografie che l’editore gestisce con la dovuta maestria, avvalendosi anche dei bei disegni a matita di Valerio Schiavone. Il lungo titolo è: “La gioia di dare senza nulla ricevere” con sottotitolo ‘Otto anni di esperienza nella Comunità Emmanuel’ (euro 18,00).

E così, la magia si ripete ancora una volta: Salvatore Sisinni ci racconta, pacatamente e col suo incedere sicuro, quella che è la sua lunga e qualificata esperienza, cogliendo l’occasione per guidarci nelle interminabili problematiche che il mondo della droga rappresenta per le vittime ma soprattutto per le famiglie delle vittime…

Il discorso, a largo respiro, è scandito nelle oltre duecento pagine del libro, anzitutto con numerose prefazioni ed interventi a cura di Maria Rosaria Montinaro, Beppe Longo, Angelo Cappello e Vincenzo Leone. Poi, si entra nel merito, con le argomentazioni inerenti il ‘problema droga’ e la esplicita ed accorata confessione del professor Sisinni, dal titolo ‘La mia decisione di ‘fare’ il volontario’.

Ancora, una serie di toccanti testimonianze e le interviste a padre Mario Marafioti e Vincenzo Leone. Infine, la postfazione di Michele Fistetto, la bibliografia e i ringraziamenti.

E proprio nella introduzione, dal titolo ‘Elogio del volontariato’, Sisinni spiega quale è il senso di questa pubblicazione: “…La morte fa paura anche perché comporta quasi sempre l’oblio non dei familiari, ma delle tante altre persone che hai conosciuto e ti hanno frequentato, se non hai lasciato in esse un segno, anche piccolo, della tua attività professionale e non. E se quel segno non lo impagini e non lo trasferisci sulla carta, con il piombo e la rotativa del tipografo, allora si perde, scompare nel tempo, svanisce.

Ecco perché nasce quest’altro mio libro. Vuole essere un elogio del volontariato sociale, che non ti impoverisce dal punto di vista economico, mentre ti arricchisce molto da quello spirituale.”

Insomma, il dottor Sisinni, ancora una volta, ci propone le sue edificanti esperienze, con inveterato ottimismo e con quella cordiale bonomia che lo contraddistingue…

Non ci resta che ringraziarlo, ancora una volta, per la bella lezione di vita da lui testimoniata.

Category: Cultura, Libri

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