BERLUSCONI SHOWMAN IMPAGABILE / ‘BATTUTA’…

| 12 Dicembre 2018 | 0 Comments

(g.p.)______Nel lessico della politica italiana, con il termine ‘delfino’, mutuato dalla Storia, si indica il successore di un leader alla guida di un partito che il leader stesso scegli, indica e fa crescere, per affidargli gradualmente tutte le responsabilità.

Quando lo fa…

E’ rimasta celeberrima, la battuta di Umberto Bossi su suo figlio Renzo. A chi gli chiedeva se fosse lui l’erede designato della Lega Nord, rispose: “Renzo Delfino? Per ora è una trota“.

 

Nel teatrino della politica italiana, c’è una rappresentazione che va in scena ogni anno, puntualmente sotto Natale. Bruno Vespa fa scrivere dai suoi, a suo nome, un altro dei suoi libri buoni al massimo per un regalo da riciclare immediatamente, e lo presenta in pompa magna, e alla presentazione ci va Silvio Berlusconi, che ogni volta ne spara, nell’occasione, qualcuna nuova.

Il logoro copione, puntualmente, si è ripetuto ‘stasera a Roma, dove Berlusconi, nell’occasione, ne ha sparate di grosse. Ha detto di valere elettoralmente lui da solo fra il 3 e l’ 8%; che ( dico: e ritirarsi no, eh?) si presenterà alle Elezioni Europee di primavera in tutti i collegi; che il governo cadrà presto, perché lui è al lavoro per creare un gruppo parlamentare di transfughi in soccorso del nuovo (dico: almeno non lo dire…); che Salvini tornerà a casa, nel centro destra e altre meraviglie simili.

A proposito di centro – destra e di Forza Italia, però, ha sparato la battuta migliore.

A cercare di coprire una sua precisa responsabilità di padre-padrone di un partito aziendale oramai in via di estinzione, a chi gli chiedeva come mai non avesse mai designato in tutti questi anni il suo erede politico, certo memore della risposta di Bossi, ha così argomentato: “La verità è che i delfini che si sono presentati si sono rivelati tutti delle sardine…“.

E vai, manco Enzo Greggio a Striscia la notizia!

Un cabaret, senza offesa al nobile cabaret, peraltro quanto mai azzeccato, perché le sardine sono un pesce azzurro, come il suo partito.

Rimane da valutare l’impatto che l’esternazione postuma presidenziale avrà ora sui vari Gianfranco Fini, Raffaele Fitto, Angelino Alfano, e Giovanni Toti,  ma potremmo continuare a lungo, che egli via via indicò e fece arrostire sulla graticola, fino a farli bruciare, a testa mozza. E pure su Matteo Salvini, che invece adesso sta divorando lui.

Category: Cronaca, Politica

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