ESCE UN LIBRO CHE INSEGNA A CREDERE IN SE’ STESSI PER SUPERARE LE AVVERSITA’ DELLA VITA / LA MALATTIA COME RINASCITA, L’OSSIMORO DI MARIA DE GIOVANNI

| 8 Febbraio 2019 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

“Sulle orme della sclerosi multipla, La rinascita” è il secondo libro che Maria De Giovanni (nella foto) scrive ed offre ai suoi tanti lettori che, da tempo, identificano in lei la portavoce, il simbolo più concreto di chi, affetto da questa malattia, non si arrende e, anzi, trova il modo di rendere migliore la vita a sè e agli altri.

Un ossimoro, quasi: una malattia che serve a farci star meglio.

È questa la scoperta di Maria De Giovanni, una scoperta che è venuta dopo tanta sofferenza e dopo battaglie fisiche e psicologiche devastanti e di enorme impatto.

Vogliamo, peraltro, soffermarci sui valori squisitamente letterari che questi due libri (e soprattutto questo, appena edito da Graus) offrono ai lettori ed ai critici, anche ai più severi.

A quelli, per intenderci, che storcono il naso davanti alle ‘autobiografie di malati’, ovvero a quegli scritti che mettono di fronte ai momenti peggiori che un essere umano può vivere, confrontandosi con i mali propri o di un neonato, di un figlio, di un giovane, di un anziano…

La malattia, la sofferenza, spesso fanno a pugni con l’idea di un libro che debba offrire esclusivamente svago e diletto, raccontando una storia avvincente, possibilmente con un bel finale. Anche le dissertazioni sul ‘dolore’, inteso come sofferenza da malattia, non sono molto gradite, reputate spesso il mezzo più facile da adottare per impressionare il lettore, soprattutto il più sprovveduto.

Con Maria De Giovanni questa iniziale preclusione c’è: soprattutto perchè l’autrice si presenta per molti come ‘donna in carriera’, esperta e abile nel destreggiarsi soprattutto negli ambienti politici e nei sottoboschi delle nostre realtà amministrative che non sanno dire di no ad una donna che, con fermezza, chiede di essere ascoltata ed esaudita.

L’impressione, ripetiamo, all’inizio è quasi di fastidio: perchè non si sopporta lo sguardo intenso della donna che ci sta chiedendo di sostenere le sue iniziative, non si giudica favorevolmente il suo intercalare squisitamente salentino, con piglio familiare e senza fronzoli o dietrologie evidenti…

Gli eredi dei fasti bizantini, è palese, mal si confrontano con la schietta verve popolana che dice pane al pane e che non si può rintuzzare perchè portatrice di un terribile male di cui poco o nulla sappiamo….Ma abbiamo visto tutti il film di Verdone, dove il protagonista annulla la propria carriera proprio perchè sposa la diffusa mentalità che vuole considerare chi sta su una sedia a rotelle come uno che sfrutti questa situazione per il proprio tornaconto…

Per la ‘nostra’ autrice, al contrario, bisogna partire proprio dal valore letterario e di affabulazione che i suoi scritti denotano: stesi in apparente serenità, di getto, senza parere affrontano cronaca, pensieri, considerazioni, moti dell’animo con un procedere stringato e di facile acquisizione.

Sono la quintessenza di un corretto racconto confidenziale che potrebbero scambiarsi due amiche che si ritrovano in un caffè e chiacchierano dei massimi sistemi, guardandosi attorno e scambiandosi sorrisi…

Ecco, il sorriso.

Fondamentale è l’atteggiamento di Maria De Giovanni nella vita e come creatura letteraria protagonista di questo avvincente ‘La rinascita’: il suo sorriso schietto, contagioso, ammiccante e sincero è proprio l’idea che ci viene sottoposta senza neppure che ce ne accorgiamo. E non c’è supponenza, trionfalismo, boriosa constatazione di aver raggiunto il successo, non c’è la soddisfazione, fine a se stessa, di chi viene apprezzato perchè ha scritto qualcosa di buono…

Per Maria c’è l’apprezzamento della vita, soprattutto in mezzo a tante avversità, in una condivisione spontanea con chi le sta vicino.

Si può criticare, si può giudicare, si può pensare che questa donna sia invadente, petulante, caparbia all’eccesso e, magari, anche troppo interessata alle proprie argomentazioni, da tramutare in applausi e in consensi…

Si, si può pensare tutto questo: ognuno, del resto, ha i suoi metri e le sue valutazioni.

Ma leggendo questo libro, credetemi, ogni eventuale e insano dubbio, frutto di fastidiose invidie che non sempre il nostro subcosciente riesce a celare, viene fugato.

E ci ritroviamo a percorrere serenamente (si, sembra strano, ma è così: serenamente) le vicissitudini di questa donna, così forte e spontanea, che ci insegna a credere in noi stessi e ci sorride, per incoraggiarci.

Soprattutto noi che siamo attualmente ‘sani’, dobbiamo ringraziarla per quello che ci dona.

 

Category: Cultura, Libri

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