TARANTO, ALLARME CONTINUO PER IL MOSTRO. E I VELENI VIAGGIANO NELL’ ARIA FINO A OTTANTA CHILOMETRI…LA NUOVA ANCELORMITTAL BATTEZZATA DA DI MAIO? COME L’ILVA SALVATA DA RENZI, COME QUELLA DEI RIVA PRIVATIZZATA DA PRODI

| 3 Marzo 2019 | 0 Comments

(Rdl)______Ieri, sabato 2 marzo, il nuovo allarme lanciato da Angelo Bonelli, coordinatore  dei Verdi, e dal consigliere comunale Vincenzo Fornaro, sui dati di diossina presente nell’ aria, come rilevato  dalle centraline  del’ Agenzia Regionale per l’ Ambiente: “Quella nella Masseria del Carmine ha registrato un aumento del 916 per cento rispetto al 2017. Esattamente come dieci anni fa quando i livelli di contaminazione furono così alti e drammatici che fu deciso l’abbattimento di oltre mille e ducento capi di bestiame fra ovini e caprini. La situazione non è migliore nella zona Tamburi, dove si è registrato un valore di 5,5 picogrammi per metro quadro. In altri paesi europei come Francia e Germania i valori limiti sono pari a 5 e 4 picogrammi. Presenteremo un esposto all’autorità giudiziaria, perché a questo punto sarà inevitabile aprire una nuova inchiesta Ambiente Svenduto”.

Oggi, domenica 3 marzo, un nuovo allarme viene da Luciano Manna, dell’associazione ambientalista VeraLeaks, che su Facebook ha pubblicato in mattinata il seguente post:

CON IL VELENO NEL SANGUE E IL CUORE IN MANO.
Siamo pronti a depositare un esposto in Procura firmato da 5000 persone

Questo è il grafico di Arpa Puglia che visualizza chiaramente le impennate dei valori delle medie annuali relative alle diossine rilevate in diverse zone di Taranto. L’incremento più eclatante quello della masseria Carmine della famiglia Fornaro: un dato che si avvicina al valore che causo nel 2008 la mattanza di capre e pecore che dopo essere state abbattute sono state smaltite come rifiuto speciale. Ma anche in altri siti, nel 2018, i valori si riscontano valori più elevati: Agglomerato Ilva, Deledda, Tamburi Orsini.

Il 16 gennaio, quando siamo partiti con la sottoscrizione di un esposto che denuncia le emissioni nocive di ArcelorMittal, avevamo già capito che la nuova gestione in pochi mesi di produzione era sulla stessa linea della gestione dei Riva e di quella dei Commissari di Governo.

Oggi abbiamo tutte le conferme: nelle acciaierie continuano a verificarsi slopping, dalle cokerie si alzano fumi cancerogeni di Benzo(a)pirene che non vengono captati, gli impianti dell’agglomerato sono ditrutti e dagli squarci si disperdono polveri contenenti diossina. Abbiamo le prove, le depositiamo in Procura.

Oggi siamo in 5000 ad aver firmato questo esposto, 5000 persone che hanno tirato fuorti un documento di identità per sottoscrivere questa denuncia. Nei giorni della settimana prossima raccoglieremo tutti i fogli su cui sono state raccolte le firme ed immediatamente dopo, contiamo di farlo nel mese di marzo, ci recheremo in Procura per depositare l’esposto.

Riteniamo umiliante lo scherno del sindaco di Taranto nei confronti dei cittadini, che denuciano attenendosi solo ai dati scientifici, che interviene in netto ritardo sulle questioni ambientali e sanitarie dopo aver tenuto sino ad oggi una posizione politica in linea con chi ha legiferato, in maniera incostituzionale, ai danni di Taranto.

Nell’esposto chiediamo anche che la Procura rilevi eventuali responsabilità istituzionali. Il sindaco dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e temiamo che sino ad oggi l’abbia fatto solo con una inutile e inefficace propaganda politica condita da suoi fatti personali che ai cittadini di Taranto non interessano. Ai cittadini di Taranto interessa il futuro e la salute dei propri figli. Le donne e gli uomini che hanno una dignità si preoccupano della vita e del futuro dei proprio figli, non di altro”.______

LA RICERCA. L’altra notizia di ieri, in coda al nostro articolo del 6 febbraio scorso

SCOPERTI I RIFIUTI DEL MOSTRO A RIDOSSO DELLA CITTA’

Category: Cronaca

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