SECONDA VERIFICA DELL’ASSOCIAZIONE ‘ESSERE ANIMALI’ ED E’ DI NUOVO ORRORE. ALTRO CHE ‘CASO ISOLATO’ E RASSICURAZIONI DEL CONSORZIO DI DUE MESI FA…ECCO COME PRODUCONO IL LATTE PER FARE IL ‘GRANA PADANO’
(Rdl)______Sintesi qui di seguito del comunicato diffuso nei giorni scorsi dall’associazione ‘Essere animali’ tramite social, con relative foto choc, alcune letteralmente strazianti, di cui riproduciamo per pietà solo una, e video circostanziati ______
A soli due mesi dalla pubblicazione di una prima indagine, siamo tornati in un altro allevamento del Grana Padano, questa volta in provincia di Brescia, per documentare il modo in cui sono costretti a vivere vitelli e mucche allevati per la produzione del formaggio dop più consumato al mondo.
L’indagine mostra condizioni di incuria inaccettabili: gli animali sono costretti a vivere in recinti allagati o ricoperti di escrementi, al punto da non riuscire quasi a muoversi. I vitelli si ammalano e hanno episodi di diarrea; ciononostante i recinti vengono lasciati sporchi e pieni di insetti.
L’ambiente dove le mucche partoriscono è malsano, con uno spesso strato di escrementi e pozze di urine e acqua piovana, e questo potrebbe contribuire ad aumentare il rischio di morte dei vitelli e delle mucche. Il nostro investigatore ha filmato il corpo di un vitellino che, dopo essere morto, è rimasto per un giorno intero a contatto con la madre. Il video mostra anche la nascita di un vitello che viene tirato per i piedi con una corda, trascinato per alcuni metri all’interno del recinto e allontanato subito dalla madre.
In seguito alla nostra segnalazione, i carabinieri del NAS e i veterinari dell’ATS di Brescia sono intervenuti nell’allevamento e hanno trovato diversi animali, in particolare vitelli, in pessime condizioni. Già in passato l’azienda, che alleva oltre settecento bovini, aveva mostrato non conformità.
I veterinari dell’ATS hanno accertato diverse violazioni alle norme sul benessere animale, con multe che sfiorano i 10 mila euro, e ha impartito numerose prescrizioni all’allevatore, che dovrà rispettare secondo un piano di interventi necessari a sanare le numerose carenze emerse dall’attività ispettiva.
Gli atti redatti in seguito al controllo verranno quindi trasmessi alla Procura della Repubblica di Brescia per il reato di detenzione di animali incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze (art. 727 comma 2 codice penale). Questo soprattutto a causa dello stato in cui vivevano gli animali, sofferenti e abbandonanti a loro stessi senza cure.______
AGGIORNAMENTO delle ore 12.20 di lunedì 11 ottobre
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LA RICERCA nel nostro articolo del 21 luglio scorso
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