ULTIM’ORA / L’ULTIMO BUNGA BUNGA IN TRIBUNALE. BERLUSCONI ASSOLTO, PURE RUBY E LE OLGETTINE

| 15 Febbraio 2023 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo  ______ 

“Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte”.

Così pochi minuti fa tramite social Silvio Berlusconi ha commentato la sentenza del Tribunale di Milano per il processo così detto Ruby Ter,  che questa sera lo ha assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari, insieme agli altri venti imputate, queste accusate anche di falsa testimonianza, in primis Karima el Mahroug (nella foto), detta Ruby Rubacuori, e le altre così dette ‘Olgettine’.

L’assoluzione è “perchè il fatto non sussiste”.

Come ha spiegato tecnicamente e giuridicamente a caldo, anticipando le motivazioni della sentenza, l presidente del Tribunale Fabio Roia, le giovani ex ospiti delle serate di Arcore, le così dette ‘cene elganti’, non potevano legittimamente rivestire l’ufficio pubblico di testimoni, perché andavano indagate già all’epoca e sentite come testi assististe da avvocati. Non essendoci più le false testimonianze, cade quindi anche la connessa accusa di corruzione in atti giudiziari perché manca l’ipotizzato corruttore, nel caso specirfico Berlusconi, ‘l’utilizzatore finale’ come lo definì il suo avvocato, scomparso la scorsa estate, Niccolò Ghedini.

Finisce così un’intera stagione, quella già passata alla Storia, del così detto Bunga Bunga, che ha segnato profondamente la politica, l’attalità, il costume dell’ Italia del nuovo secolo e del nuovo millennio.

Altri, Lele Mora, Emilio Fede, hanno pagato con pesanti condanne il loro ruolo avuto nelle vicende in questione.

La ‘nipote di Mubarak’ del resto oggi è un’altra donna, si è rifatta una vita, come è giusto che sia, come pure le sue amiche’ e ‘colleghe’ di intrattenimento nelle dimore presidenziali.

Ma non si può espungere il giudizio politico dai resoconti giudiziari. Certo, è un’altra cosa, totalmente un altro paio di mani. Ma c’è e rimane.

Santo uomo, che non è riuscito mai a darsi una calmata, nemmeno adesso che se non altro l’età gli consiglia una qualche moderazione, un qualche appagamento, mentre invece continua a collezionare ‘fidanzate’ una dopo l’altra, ognuna delle quali poi ‘liquidate’ con una lauta ‘buonuscita’.

Per non dire delle commistioni politiche che esse hanno avuto in passato,anche quello più recente.

Che non riesce a capire che il personale è politico, che il privato è anche pubblico, che un leader politico parla anche con i suoi comportamenti.

Che la politica ha una sua dignità, deve averla, senza mischiarla a dubbi comportamenti personali.

Che questi incidono poi nel costume, nei comportamenti di tutti, dal momento che hanno essi una valenza morale, specie in un caso come questo, di un personaggio importante di tal genere, insieme ai significati e ai significanti indotti dalle sue televisioni, nei modelli che hanno prodotto, proposto e imposto in maniera pressoché irreversibile.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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