ATROCE INCIDENTE SUL LAVORO QUESTA MATTINA A LECCE CITTA’
(e.l.) __________ Atroce incidente sul lavoro questa mattina a Lecce città, nello stabile di viale Leopardi 160. E’ morto un operaio di nazionalità romena, Razvan Iulian Gurau, 25 anni, residente a Lizzanello, dipendente della dita Edilizia Acrobatica Edac, sposato, un figlio in arrivo fra pochi mesi. Era impegnato nella ristrutturazione dello stabile, ad un’altezza di sette metri, quando, per cause ancora da accertare, la corda cui era appeso ha ceduto. Il giovane è precipitato al suolo ed è morto sul colpo. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo.
Sul posto agenti della Polizia di Stato e tecnici dello Spesal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Regione Puglia, hanno avviato le indagini per accertare le modalità precise e le cause di quanto accaduto.
Sul posto anche gli addetti dello Spesal
Category: Cronaca
“Non si può continuare a morire di lavoro! Le tragedie cui assistiamo senza tregua sul nostro territorio sono ferite sociali che lacerano. Stavolta fa ancora più rabbia perché la vittima è un giovanissimo operatore edile su fune, di soli 25 anni. Esprimiamo dolore e vicinanza alla sua famiglia, alla quale va il nostro cordoglio più profondo”, dichiarano il coordinatore territoriale della Uil di Lecce e il segretario generale della Feneal Uil Lecce, Mauro Fioretti e Salvatore Listinge, a proposito dell’ennesima morte sul lavoro verificatasi oggi a Lecce.
“Siamo davvero stanchi di questa liturgia. Il comparto edile, lo sappiamo, è maggiormente colpito ogni anno da infortuni e morti sul lavoro. I lavori in quota con funi peraltro sono tra i più delicati e complessi – sottolineano i vertici di Uil e Feneal Uil di Lecce – perché espongono i lavoratori a rischi elevati, tra cui cadute dall’alto, condizioni meteorologiche avverse (calore, vento, pioggia) e difetti tecnici delle attrezzature. In particolare, il caldo può aumentare il rischio di affaticamento e disidratazione per i lavoratori, oltre a influire sulla stabilità delle funi. Non spetta a noi chiarire la dinamica di questo grave incidente mortale, per cui attendiamo le indagini e i dovuti chiarimenti. Ma è importante che soprattutto attività rischiose come questa siano sottoposte ai più stringenti controlli e verifiche delle attrezzature utilizzate dagli operatori, i quali devono essere adeguatamente formati e messi nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza.
Proprio nelle scorse ore è stata inviata una missiva firmata da Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia, Pietro Buongiorno, segretario generale UILA Puglia e Saverio Loiudice, segretario generale Fenealuil Puglia al presidente Emiliano per chiedergli di anticipare l’emanazione dell’ordinanza che prevede il divieto di attività nei cantieri edili e nel settore agricolo nelle ore più calde del giorno. E sempre questa mattina la Uil di Lecce è intervenuta al convegno organizzato dalla Prefettura per approfondire temi e contenuti dell’ “Atto di indirizzo in materia di tutela delle condizioni di lavoro negli appalti nel settore delle cooperative”.
Il nostro impegno è e sarà sempre totale su questo fronte, dentro e fuori le aziende, anche attraverso la campagna nazionale UIL #Zeromortisullavoro. La sicurezza sul lavoro va garantita sempre e a tutti i costi!”.
Lecce, 11 giugno 2025 – ≪Un’altra tragica notizia scuote la provincia di Lecce. Un’altra morte sul lavoro. Iulian è l’ennesima giovane vita spezzata in un cantiere edile: un lavoratore di origine rumena che nel lavoro cercava di migliorare le proprie condizioni di vita e che invece oggi in Italia ha trovato la morte. Quanto avvenuto poche ore fa nel cantiere di un condominio leccese lascia sgomenti, soprattutto al pensiero che questo grave incidente sia accaduto a pochi passi dalla Cassa Edile, luogo simbolo di legalità, sicurezza e lotta al lavoro irregolare.
Il giovane operaio di 26 anni ha perso la vita su un cantiere di edilizia acrobatica, fenomeno ultimamente assai diffuso in città: i leccesi si stanno abituando a vedere con una certa curiosità uomini imbracati, appesi a delle funi, intenti a realizzare interventi sulle facciate dei palazzi. Una vista che però desta anche preoccupazione per le condizioni estreme in cui operano i lavoratori di questo comparto, condizioni che rimandano anche alla rincorsa alla riduzione dei costi di cantiere.
Esprimiamo vicinanza e cordoglio ai parenti ed agli amici di Iulian. Oggi piangiamo la sua morte, ma faremo di tutto affinché non resti “bianca”: percorreremo qualsiasi strada per garantire la verifica della piena responsabilità di quanto accaduto e giustizia alla vittima ed alla sua famiglia.
Abbiamo bisogno che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro resti centrale nell’agenda politica e che diventi una necessità collettiva avvertita e condivisa da tutti≫.
Lo affermano i segretari di Fillea Cgil Puglia, Ignazio Savino, il segretario generale della Cgil Lecce, Tommaso Moscara, e il segretario provinciale della Fillea Cgil Lecce, Antonio Spano