DIARIO DEL GIORNO / MERCOLEDI’ 11 GIUGNO 2025
Buongiorno!
Oggi è mercoledì 11 giugno 2025.
La Chiesa celebra San Barnaba, missionario cristiano compagno di san Paolo e primo evangelizzatore dell’isola di Cipro.
A San Marzano di San Giuseppe la nostra amica Eliana Fanelli compie 53 anni: un cordiale augurio di buon compleanno!
E tanti auguri alla nostra giovane amica Gemma Russo che a Corsano festeggia il suo compleanno.
Da questa mattina siamo in Luna Piena.
In questa fase, la Luna si trova dietro la Terra; uomini, animali, piante percepiscono chiaramente una forza che corrisponde al cambiamento di direzione degli impulsi della luna da crescente a calante. E’ un momento di massima potenzialità dell’energia vitale.
I sonnambuli si muovono nel sonno, le ferite sanguinano di più, si registra un aumento di incidenti e violenza, nascono più bambini.
In giardino, le erbe medicinali colte in luna piena sprigionano maggiori forze, gli alberi ora potati potrebbero morire, la concimazione è più efficace.
Lo stesso tipo di energie della luna piena si ritrova nella fase dell’ovulazione: fertilità, pienezza di energia, sia fisica, sia emotiva.
L’11 giugno del 1955, durante la 24 Ore di Le Mans, avvenne il più grave disastro della storia dell’automobilismo con ottantaquattro vittime e ben centoventi feriti. L’incidente coinvolse il pilota Pierre Levegh e ottantatré spettatori. Nonostante l’accaduto gli organizzatori decisero di non interrompere la gara.
In seguito all’incidente molte gare in programma nel calendario di Formula Uno vennero cancellate e la Mercedes si ritirò dalle corse per ritornarci solo nel 1987.
Il tragico episodio segnò un punto di svolta fondamentale nella storia delle gare automobilistiche: da quel giorno le misure di sicurezza divennero un fattore di massima rilevanza per gli organizzatori di qualsiasi gara di velocità.
Proverbio salentino: CHIU’ PICCA SIMU E CHIU’ MUTU NI SENTIMU
Meno siamo e di più ci sentiamo.
Più che l’ovvio significato che quando si è in pochi è più facile comunicare, crediamo che il proverbio stia a significare, che quando si è in pochi a dover condurre un’impresa, ognuno è costretto a farsi carico di maggiori responsabilità, rispetto a quando si è in tanti e ognuno pensa do poter delegare agli altri.
Category: Costume e società