L’INTERVENTO / ADA DONNO ESISTE (E LOTTA INSIEME A NOI)
di Enrico Giuranno _______________
Disgustato da un’estate passata a subire la finta discussione tutta interna al PD su Decaro sì, Decaro no (finita naturalmente senza sorprese), ho cominciato a cercare se ci fosse traccia di altri candidati alternativi al partito unico europeista, iperliberista e guerrafondaio.
Un articolo di leccecronaca.it
https://www.leccecronaca.it/index.php/2025/08/07/247186/
mi aveva messo sulle tracce della candidata governatrice Ada Donno.
Una donna salentina (Leccese) che incredibilmente non aveva avuto nessun altro spazio sulla stampa locale né su quella regionale.
Si sa, le quote rosa e le candidature al femminile fanno notizia solo se sono utili al solito partito (unico), se invece riguardano altre iniziative e altre realtà, semplicemente si ignorano. Con buona pace di molte sedicenti femministe.
In attesa che qualche altro giornale locale si degnasse di dare spazio (anche un trafiletto) ad Ada Donno, ho fatto un sondaggio fra amici e conoscenti. Nessuno ne aveva sentito parlare. Anzi no, Andrea Panico la conosceva e mi aveva scritto “Grande compagna, tiene alta la bandiera!“
Qualcuno mi ha messo sulle tracce del Segretario provinciale di Risorgimento Socialista Santo Prontera, anzi Santo Antonio Prontera e ieri mattina l’ho incontrato.
Con una folta barba bianca, curata, mi ha raggiunto a Casarano (lui è di Taurisano) e abbiamo preso insieme un caffè.
L’aria e il volto saggi, le parole misurate e una conoscenza approfondita della politica italiana e dei suoi meccanismi.
È una persona che si ascolterebbe per ore.
A lui, chiedo informazioni: “ma questa Ada Donno esiste davvero? O a leccecronaca si sono inventati una candidata con l’intelligenza artificiale?”
Scopro che Ada Donno esiste e si candida davvero alla carica di Governatore della Regione Puglia.
Si candida con la Lista “Puglia pacifista e popolare” che ha al suo interno uomini e simboli di tre forze di sinistra: Risorgimento Socialista (di cui Santo Antonio Prontera è segretario), Partito Comunista Italiano e Potere al Popolo.
Oltre alla candidata governatrice che è anche candidata consigliere, in provincia di Lecce si candida no Fabio Foscarini (figlio del compianto sindaco e onorevole Gallipolino del PCI, la Prof.ssa Giovanna Montrone, Sabina Paladini, Luigi Cosimo Romanello e Barbara Toma.
Santo Antonio mi spiega anche come funziona la legge elettorale pugliese: anzitutto la soglia di sbarramento all’8% (fatta apposta per lasciare fuori dalle istituzioni milioni di elettori) e poi il meccanismo per accedere alle elezioni ed essere presenti sulla scheda:
basterebbe che anche un solo consigliere regionale uscente firmasse per la Lista di Puglia Pacifista e Popolare per permettere la candidatura, ma indovinate un po’? Nessuno ha dato il suo consenso a garantire la democrazia (neppure il “Democratico” Governatore uscente, neppure quelli che prima erano per la democrazia diretta).
Resta la strada più difficile, quella che vede già impegnati Ada Donno e i suoi nella raccolta di almeno 10.000 firme di cittadini pugliesi. Già in questi giorni la raccolta delle firme è partita nelle piazze di molti comuni.
Alla fine, lascio Santo Antonio Prontera (da casa mi reclamano per il pranzo), ma ho saputo quello che volevo sapere: i pugliesi non avranno scuse. L’alternativa al partito della guerra e del riarmo, sulla scheda ci sarà!
Quelli che sono stanchi dello smantellamento della sanità pubblica operata dalla triade bipartisan fitto-vendola-emiliano non hanno piu scuse, possono votare qualcuno che non ha legami con chi ha chiuso gli ospedali e tagliato i posti letto!
I salentini che si lamentano del “baricentrismo” della regione Puglia non hanno scuse, hanno il candidato salentino!
Quelli che vorrebbero più donne al potere non hanno scuse, hanno la candidata governatore donna!
Non sarà facile, ma le avventure più belle non lo sono mai.
Santo Antonio dice che è una semina e che il raccolto arriverà a suo tempo. Io voglio credergli.
Perché ai Santi si crede anche senza vederne la festa.