L’INTERVENTO / OGGI LA RICORRENZA: SONO PASSATI 25 ANNI SENZA EDOARDO AGNELLI. HO FATTO QUALCHE RIFLESSIONE SULLA SUA TRAGICA MORTE

| 15 Novembre 2025 | 0 Comments

di Marco Bava _____________

Caro direttore,

dopo l’uscita, nel 2009, del Suo Libro “80 metri di mistero”, io avevo fatto già alcune riflessioni sulla tragica morte di Edoardo Agnelli, il cui corpo, come è noto, venne ritrovato senza vita sotto il viadotto Ponte Stura di Demonte sull’Autostrada Torino-Savona il 15 novembre 2000.

Io credo, come Lei ben sa, anche perché la sua inchiesta giornalistica portava chiaramente in tale direzione, che si sia tratto di omicidio e non di suicidio.

Soprattutto in queste ultime settimane, ne ho fatte altre, alla luce delle rivelazioni di cronaca emerse adesso, a proposito della successione ereditaria della famiglia.

Mi sono permesso di riassumerle, sinteticamente, senza riportare le considerazioni di merito che ho sviluppato sui singoli aspetti, su cui comunque resto disponibile, per non appesantire il testo, essendo un articolo di giornale, in nove punti per i suoi lettori.

Eccole.

  1. Oggi e’ chiaro che le 5 fratture sul corpo di Edoardo Agnelli non sono compatibili con una precipitazione da 94 metri a 150km/H.
  2. La mia ricostruzione è stata che Edo sia stato ucciso prima e poi abbandonato sotto il viadotto.
  3. Edoardo Agnelli voleva solo che fosse rispettato l’art.544 cc, che, assegna, chiaramente e semplicemente,  agli eredi legittimi un patrimonio in successione legale, con quote legittime e disponibili,  per cui ad Edoardo Agnelli aspettava una quota legittima del 25% della quota di Gianni Agnelli della società Dicembre, la holdig finanziaria costituita nel 1984 per controllare tutte le società del gruppo Agnelli. Margherita si e’ rifiutata di seguire questa decisione di Edoardo che avrebbe reso nullo lo strumento illegale di Gabetti e Grande Stevens, che poi John Elkann ha rimosso: l’art.7 della Dicembre. Che stabiliva che le quote di Gianni Agnelli sarebbero state rimborsate fuori dalla Dicembre di cui avrebbero preso il controllo, con la morte di Gianni Agnelli,  progressivamente,  in un primo momento , sino al 1996,  Marella , dal 1996 John Elkann. C’era solo il problema di Margherita , che non ha mai voluto ascoltare suo fratello.
  4. Quindi si sono aperte tre fasi della successione a Gianni Agnelli. Luglio 1996, quando la quota di Gianni Agnelli avrebbe  dovuto  essere annullata in capo agli eredi per dare il controllo della Dicembre a Marella. Dal luglio 1996 la reazione di Edoardo Agnelli a far uscire dalla Dicembre Gabetti e Grande Stevens, ed a cambiare l’art.7 della Dicembre,  fa spostare il controllo della Dicembre su John, ventenne,  attraverso il foglio di Montecarlo,  quando Gianni Agnelli,  destina, come sue ultime volontà prima di una operazione in cui rischiava la vita ,  le sue quote della Dicembre per  lire 5.099.967.000 a John che ne ha gia’ per 5.000.0000.000 di lire. Però, nel gennaio 1998 Gianni Agnelli capisce, probabilmente, la situazione, grazie ad una intervista di Edo sul Manifesto, ed annulla la destinazione della sua quota Dicembre a John, fatta nel luglio 96 prima dell’operazione rischiosa, destinandola in favore di Edoardo Agnelli.
  5. Ma Gianni Agnelli il 14.11.2000 desidera che le sue volontà vengano esaudite, prima della sua morte, per cui ordina al notaio Morone di formalizzare la donazione di lire 5.099.967.000 della Dicembre ad Edo dandogli il controllo della Dicembre.
  6. Il giorno dopo Edoardo sarebbe stato ucciso, presumibilmente per annullare sia il testamento sia la donazione.
  7. Due mesi circa prima del suo omicidio, fu proposto ad Edoardo Agnelli una compensazione in immobili della quota della Dicembre di Gianni Agnelli, che Edoardo Agnelli ha sempre rifiutato,  per senso del dovere.
  8. La questione, al di là degli aspetti propriamenti inerenti il codice civile, arriva dunque a quelli penali, essendo ipotizzabile il reato di omicidio, non prescrivibile, di Edoardo Agnelli per estrometterlo dall’eredita della quota di Gianni Agnelli di controllo della Dicembre.
  9. Perché la Procura di Cuneo e Procura Generale di Torino, non indagano finalmente sul mio esposto aperto dal 2018, procedendo  per omicidio e cercando i mandanti e gli esecutori?

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LA RICERCA nel nostro articolo del 9 novembre scorso

Category: Costume e società, Cronaca

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