COMINCIA OGGI DOMENICA 14 DICEMBRE- ALLESTIMENTO FINO ALL’ 8 GENNAIO – A CAPRARICA DI LECCE “La sposa”, MOSTRA PERSONALE DI ALFREDO CHIRONI

di Michela Maffei _______________
Alfredo Chironi La Sposa14 dicembre- 8 gennaio Convivia Social Hub piazza Giuseppe Garibaldi 1, Caprarica di Lecce.
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“Ciò che muove l’ansia del fare arte è, per me, un intreccio di passioni: amore per l’arte degli artisti, per i molteplici processi di urgenza ricercati nello scorrere del tempo dagli artisti e mi affascina come i loro concetti rivisitati offrano stimoli a nuove letture intertestuali”. Con queste parole Alfredo Chironi apre la mostra “La sposa” che si tiene a Caprarica di Lecce dal 14 dicembre all’8 gennaio presso la cooperativa sociale Convivia Social Hub, piazza Giuseppe Garibaldi 1, tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30.
L’artista spiega che ha scelto assieme ad Annalisa Rosato, coordinatrice e responsabile dell’Hub, alcuni lavori del periodo novarese (1986-87) realizzati dalla necessità di voler esprimere una “libertà coloristica di forme in uno spazio attraversato da cromie, da segni e da linee”. Essi rappresentano per l’autore “una parentesi artisticamente feconda della mia vita tra lavoro-famiglia e arte: molti lavori di quel periodo sono stati realizzati in cantina e ripostiglio tra cui i primi delle linee orizzontali tra i più significativi e apprezzati dai critici novaresi e di cui sono rimasti solo pochi esempi su carta”.

Cosa troveremo alla mostra di Chironi?
Ce lo spiega il maestro: “In esposizione negli spazi del Convivia ci sono lavori parziali di un ciclo realizzati con tecnica tempera e colla: sette su tela riportata su pannelli e un lavoro su compensato; cinque disegni con pastelli su carta
(video al link https://www.facebook.com/share/v/17wRMEV81M/).
Qui la figura umana si incontra sotto forma di segni elementari tra intrecci cromatici e linee oppure è immersa in una sintesi formale risultando cosi in simbiosi con lo spazio. Una figura maschile domina la centralitá di un quadro, una figura femminile sdraiata è immersa in uno spazio decorato in un altro. I cinque disegni presenti in mostra con la loro essenzialità formale di bozzetti, suggeriscono già i prodromi di una concezione di un atto liberatorio e necessario nell’arte”.
Rivisitazione e rielaborazione sono attitudini che percorrono la storia dell’arte contemporanea e Alfredo Chironi ha fatto delle sperimentazioni artistiche “la mia cifra necessaria nel senso che trovo interessante dover ricercare soluzioni alle diverse problematiche contingenti di natura espressiva in rapporto a spazi, materiali (inteso come supporti e tecniche), economia, tentando di dare coerenza ai lavori delle tematiche in gioco. La riflessione su come possa tradursi in modo funzionale il tema da risolvere rimane comunque la base da cui iniziare un ciclo di lavori o un progetto. Pertanto eclettico forse è il termine più indicato al mio modo di approcciarmi con creatività alla risoluzione delle emergenze del fare artistico”.
Dalle parole dell’artista si comprende come l’intenso lavorio creativo si nutra di intuizione spontanea come di riferimenti teorici, di bisogno di libertà, di rottura con i legami e i limiti dello spazio che è fisico e mentale.
Questi gli stilemi dell’arte di Alfredo Chironi già ammirata nella mostra “Meraviglioso Meravigliarsi” presso la Chiesa del Crocifisso di Caprarica di Lecce nel dicembre 2023 (video al link https://www.youtube.com/watch?v=bT-SSAhVBEM) o nella personale “Per tre foglie di tabacco” presso Scuderia Famiglia Greco in Caprarica di Lecce nell’aprile dello stesso anno (video al link https://www.youtube.com/watch?v=zVt8waG8E9k).
Per info chiamare al 3351375884.
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Michela Maffei, giornalista e psicologa
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Alfredo Chironi nasce a Martignano (Lecce) nel 1960, è sposato e ha due figli. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte G. Pellegrino di Lecce e inizia la carriera militare, diventando Maresciallo dell’Aeronautica Militare. Dal 1981 al 1988 è a Novara, inserendosi negli ambienti artistico-culturali, esponendo in diverse collettive e allestendo la prima personale presso il Centro Artistico Culturale La Canonica di Novara. Nel 1988 rientra nel paese natio, proseguendo la ricerca artistica, esponendo in diverse collettive nella provincia di Lecce. Segue esigenze formali e tecniche come l’uso di oggetti di varia natura disposti in composizioni astratte e continuamente variate verniciandone le sagome con vernice spray e gocciolature, come a testimoniare impronte del tempo sul piano spaziale; lavori con tempere e colla di compenetrazioni cromatiche astratte o con figure piane, prive di profondità in una specie d mimesi cromatica (circa 30 lavori); lavori su tematiche sociali e ambientali come il rischio di difformazione genetica del corpo umano a causa della sconsiderata assunzione di elementi chimici artificiali (una serie di disegni con inchiostri colorati a cui si affiancano altri lavori sul tema della metamorfosi); il tema concettuale con riferimenti alle tematiche dei grandi artisti dell’Arte Povera e in particolare a Joseph Beuys; centinaia di lavori su tela, su carte, su carte da parati, stoffe con tecniche ad acquerello, acrilici, olio, tecniche miste, collage.


























