ULTIMA PUNTATA, CON ANTONIO DECARO ACCANTO A ELLY SCHLEIN? NO, LA TELENOVELA CONTINUERA’!

| 6 Settembre 2025 | 0 Comments

(g.p.) _____________ Finita, la telenovela dell’estate? Col gran finale in diretta nazionale per la gioia dei talk show serali, tutto calcolato, di ieri sera a Bisceglie (nella foto)?

Sul “teatrino”, come l’ha definito il diretto interessato, nell’accettare la candidatura a presidente della Regione Puglia per il Pd, chiedendo scusa, e questo almeno gli fa onore, è dunque calato il sipario?

No no e per fortuna… Come faremmo se no a sopravvivere senza le indicibili emozioni che essa ci ha regalato in tutti questi mesi, dalle dispute sui figli, padri e padrini, ai colpi di scena da ‘c’eravamo tanto amati’?

Una produzione Apulia Film Commission, “Aspettando Antonio”, sequel di ‘Aspettando Godot’, testo di Samuel Beckett, da un’idea dell’assurdo di Eugene Ionesco, regia di Elly Schlein, Antonio Decaro protagonista, con la partecipazione straordinaria di Michele Emiliano e di Nichi Vendola e quella meno straordinaria di Francesco Boccia, non finisce qui.

Infatti, si tratta ora di capire che farà Michele Emiliano, che aveva fatto un passo di lato, accettando l’esclusione dalle liste, a differenza di Nichi Vendola, rimasto fermo sulle sue posizioni intransigenti: e ora, il presidente uscente, che cosa avrà da dire? A caldo, ha diffuso la seguente dichiarazione:

“Leggo comunicati che parlano a mio nome in margine alle mie prossime decisioni e li smentisco tutti. Parlerò a tempo debito”.

E vaiiiiiii, e meno male: la telenovela continua.

Poi, ci sarà da comporre le liste, di partito e della coalizione, e qui ne vedremo ancora delle belle, soprattutto per i tanti miracolati da Emiliano.

Intanto c’è subito lavoro per politologi e filologi.

I primi dovranno dipanare due complicate matasse: se la formula di accettazione evocata da Decaro ‘in nome degli amici’, sia o meno retaggio democristiano da Prima Repubblica; e quanto, in più o in meno, la telenovela influirà sulla percentuale bulgara con cui egli vincerà.

Non meno complicata, anzi, la matassa che attende i filologi, chiamati a interpretare quel “mena” attribuito dal candidato al compianto Donato Metallo: trattasi di imperativo dal verbo ‘menare’, che nell’eloquio volgare barese significherebbe ‘colpisci duro’, oppure di interiezione che nel dialetto salentino significherebbe ‘sbrigati’?

Insomma: teoria della non violenza a parte, c’è una bella differenza, fra l’affrettarsi, e il dare mazzate.

Soprattutto quindi e meno male, come visto, c’è spazio per tante altre puntate, riassunti delle puntate precedenti e nuovi episodi. Forse, addirittura per una nuova stagione.

Meno male, sì. Di fronte ad un’elezione dall’esito scontato in Puglia a favore del candidato del Pd, ci saremmo annoiati. Invece adesso, così ci siamo appassionati e fino all’autunno non ci annoieremo… E se qualche elettore al quale le telenovele non piacciono non andrà a votare, in aggiunta a quelli che non ci sarebbero andati comunque, chi se ne frega? ____________

LA RICERCA nella nostra vignetta di ieri e nel nostro articolo del 16 luglio scorso

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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