ELEZIONI REGIONALI: UN PASSO INDIETRO PER LA CANDIDATURA NELLE LISTE ‘NOI A SINISTRA PER LA PUGLIA’ DELLA SORELLA DEL BOSS DI LUCERA

| 15 Maggio 2015 | 0 Comments

di Roberto De Salvatore___

 L’importante non è partecipare, è vincere, a tutti i costi. Questo l’assioma delle prossime elezioni regionali pugliesi in cui la sinistra non sembra intenzionata a cedere il governo della regione a nessuno, e si preannuncia una battaglia all’ultimo sangue. Ma spesso accade che non si tenga conto della pubblica opinione informata dai media. La macchina elettorale di Michele Emiliano può contare sull’appoggio del governatore uscente Nichi Vendola con la formazione politica da lui promossa ‘Noi a Sinistra per la Puglia’.

Tale formazione aveva inserito nella sua lista elettorale Carmela Cenicola, 42 anni, sorella di Vincenzo Cenicola, 30 anni, esponente del clan Cenicola-Ricci, condannato a 8 anni e mezzo per l’omicidio di Fabrizio Pignatelli in un agguato per il controllo criminale del territorio, una vera spedizione punitiva. Carmela era stata condannata in primo grado a due anni di reclusione e assolta in secondo grado per alcune intercettazioni telefoniche in cui si evinceva che non era coinvolta direttamente nell’agguato, ripreso da telecamere di sorveglianza della Polizia, ma lanciava generiche accuse nei confronti del procuratore di Lucera Domenico Seccia.

E’ quanto emerge da un articolo apparso su Repubblica, articolo che ha indotto la formazione politica che l’aveva candidata a fare un passo indietro nella candidatura. Non è la prima volta che personaggi contigui ad ambienti criminali tentano un lavaggio lustrale cercando nella politica una nuova verginità. Non intendiamo mettere sotto accusa Carmela Cenicola per questo tentativo, è stata assolta quindi non è colpevole dell’attività criminale del fratello, certamente ma l’appartenenza ad una famiglia artefice di attività criminali non può passare inosservata. Ma se la cosa non fosse stata denunciata da Repubblica, e posto che la Cenicola non fosse sconosciuta da chi l’ha candidata, il fatto di avere fatto marcia indietro solo dopo che la cosa è venuta a conoscenza della pubblica opinione, preserva la moralità?

Il parlamento è già pieno di personaggi condannati per fatti di mafia, addirittura sedeva a Montecitorio l’ex autista del capo della Nuova Camorra Organizzata, e non è sufficiente giustificarne la presenza con l’entità della pena, se cioè minore o superiore ad un certo numero di anni. Chi si occupa di politica deve assolutamente avere una vita limpida ed un curriculum ineccepibile, privo di qualsiasi retaggio illecito o anche semplici sospetti di contiguità. La politica italiana vive una gravissima crisi, e la conseguenza è la naturale la disaffezione, anzi il rifiuto della gente, tranne quella che dalla politica ha molto da guadagnare e tranne la criminalità che invece ha tutto da guadagnare. La moralità viene prima di tutto.

Category: Cronaca

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