TREPUZZI: IL CONSIGLIERE COMUNALE MASSIMO SCARPA CHIEDE AL SINDACO GIUSEPPE TAURINO DI GIOCARE AD ATTI SCOPERTI: LUI “RISPONDE”, MA SU FACEBOOK. STORIE DI ORDINARIA ARROGANZA DEL POTERE

| 1 Luglio 2017 | 4 Comments

di Eleonora Ciminiello_______Rispetto delle istituzioni, dei regolamenti, rispetto delle persone e delle cariche che rappresentano, a Trepuzzi, a quanto pare, non sono pervenuti.

Per denunciare una situazione che ha raggiunto ormai i limiti della tollerabilità, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Massimo Scarpa, ha deciso di protestare nella serata di ieri, venerdì 30 giugno, contro un sistema amministrativo decisamente “fuori dalle regole”. Le ragioni della protesta non solo sono state più e più volte presentate all’attenzione durante i consigli comunali, ma, in assenza di riscontri, addirittura denunciate al prefetto.

Questi i fatti.

Dall’inizio della consiliatura ad oggi, sono circa 20 le istanze presentate dal consigliere Scarpa, delle quali solo 4 hanno ricevuto risposta entro i termini previsti dal regolamento comunale, ovvero 30 giorni. Molte delle altre hanno ricevuto risposte in tempi biblici: ad una di esse l’amministrazione ha offerto “gentile” riscontro dopo ben 165 giorni. Allo stato attuale mancano le risposte di alcune interrogazioni che risalgono a marzo e aprile. 

Una di queste istanze ha catturato la nostra attenzione: quella che sottolinea il mancato rilascio di copie di  Atti Pubblici, necessari ad ottenere informazioni più approfondite sugli immobili di proprietà comunale e sullo stadio Vittorio. Ma il rilascio di Atti Pubblici ad un consigliere comunale non dovrebbe essere immediato o quanto meno veloce? Non lo impone il regolamento comunale? Perché alla richiesta delle concessioni degli immobili di proprietà comunale, il consigliere Scarpa si è ritrovato in una situazione di stallo totale? Ce lo chiediamo come molti di voi, ma procediamo con i fatti.

Secondo il consigliere Scarpa quella dell’Amministrazione trepuzzina: E’ una trasparenza di facciata. Da un lato, nel corso degli incontri pubblici, nei Consigli, la maggioranza sbandiera il rispetto della Trasparenza (per non parlare della campagna elettorale dove la parola Trasparenza è stata spesa a dismisura), dall’altro nei fatti il sindaco non risponde alle numerose e puntuali interrogazioni di un consigliere di opposizione su questioni importanti, come il mancato riscontro e l’accesso ad atti pubblici”.

E continua: Come consigliere comunale ho il diritto di accedere agli atti, è sancito dallo stesso regolamento comunale, nel titolo VI, alla voce Diritti e prerogative dei consiglieri. Invece l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Taurino nei fatti nega l’accesso, come è documentato dalle mie interrogazioni. Alcune richieste risalgono addirittura a ottobre scorso; e, rispetto a tali richieste non è stato fornito alcun riscontro, sebbene lo stesso sia stato sollecitato anche durante le sedute consiliari”.

Il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Maria Taurino, a queste richieste risponde durante il consiglio comunale del 14 giugno scorso, sostenendo: “…… mi farò carico di ottemperare alla richiesta del consigliere Scarpa massimo nella giornata di martedì prossimo. Non vedo grandi difficoltà per la risposta, si sarà trattato di un disguido tenuto conto che su tutte le interrogazioni mi pare che la risposta sia stata abbastanza puntuale”.

“Su tutte le interrogazioni mi pare che la risposta sia stata abbastanza puntuale”: il sindaco Giuseppe Maria Taurino sembra abbastanza convinto mentre pronuncia queste parole, anche se la documentazione  le smentisce. E le smentisce talmente tanto che il consigliere Scarpa, pur di far valere i diritti della sua carica ed il rispetto del regolamento, denuncia al Prefetto quanto sta avvenendo.

L’08 Maggio scorso, infatti, il consigliere invia copia di diffida al Prefetto, affinché anche la Legge sia messa al corrente riguardo la situazione.

Eppure è strano. Strano che un consigliere comunale debba esser portato a protestare sino a notte fonda dinanzi al palazzo cittadino, assieme ad altri residenti accorsi a sostenerlo, strano che in un paese la cui amministrazione si fa forte di un valore come la Trasparenza, possano succedere simili “disguidi”.

Un “disguido” poi che dura da così tanti mesi, è difficile da digerire come tale, e non esser scambiato per totale incompetenza rispetto a regole, norme e regolamenti, o peggio per completa mancanza di rispetto verso una carica istituzionale, incarnata da un consigliere, e verso i cittadini tutti. Allungare il brodo ed impedire l’accesso ad Atti Pubblici, poi a che serve? C’è da pensare che forse si è poco inclini, o forse solo poco abituati, alla messa in pratica di un regolamento, pensando che tutto possa concludersi a “tarallucci e vino” o con una chiacchierata al bar fra amici.

Il disguido evidenziato dal sindaco Taurino il 14 giugno scorso, e che si sarebbe dovuto risolvere 6 giorni dopo, si è ulteriormente prolungato sino a ieri sera, quando, dopo la pubblicazione del Comunicato Stampa del consigliere Scarpa, il sindaco trepuzzino si è presentato sotto il comune, sostenendo di aver risposto alla protesta su Facebook.

Curiosi, siamo andati a sbirciare cosa aveva scritto:

“Caro Massimo Scarpa puoi dormire sogni tranquilli mercoledì a mezzogiorno nell’ufficio del Segretario Comunale troverai tutte le risposte scritte. Buonanotte!”

La sua affermazione ma soprattutto la risposta sul social ci ha lasciati sgomenti: su Facebook? Cioè ad interrogazioni, istanze e mancata consegna di Atti Pubblici il sindaco del comune di Trepuzzi risponde su Facebook? Inverosimile è la gestione della cosa pubblica che sempre di più sembra esser trattata come un bene personale, e non semplicemente amministrata in nome e per conto di altri.

Forse sarebbe il caso di ricordare i regolamenti, giusto per un ripassino veloce.

Alle interrogazioni presentate da un consigliere comunale che richiede risposta scritta si deve rispondere entro 30 giorni.

Alla richiesta di Atti Pubblici o di loro Copie l’amministrazione deve provvedere a rilasciarli entro 5 giorni. Nel caso in cui l’amministrazione non riuscisse a farlo deve comunicare al richiedente quanto tempo serve per provvedere al rilascio. Ma niente di tutto ciò è stato fatto.

Però, signori, il sindaco ha risposto su Facebook. Vai a capire con quale delibera poi, le risposte su Facebook possono essere considerate “buone” per replicare ad atti ufficiali! Più che una risposta ufficiale, quella del sindaco trepuzzino può essere considerata come uno sfogo di un individuo ormai snervato dalle continue segnalazioni che riguardano le innumerevoli mancanze della sua amministrazione.

Ma come si dice, “visto che carta canta” ….e la carta “manca”, per il momento crediamo che il consigliere Scarpa stia ancora attendendo un segnale concreto.

Come dimostrano i fatti, quindi, a Trepuzzi tutto può succedere e succede. E la trasparenza tanto osannata? Effettivamente appare sporcata da fatti e documenti inconfutabili, dei quali davvero, anche il più cieco non potrebbe non tener conto. Quando fatti del genere avvengono quindi ci piace comprendere come i personaggi coinvolti intendano i principi di cui si va dibattendo: in questo caso alla base del conflitto dovrebbero esserci i principi di rispetto e trasparenza.

Il rispetto ovviamente è quello dei regolamenti, disatteso più e più volte, dalle assenze di risposte entro i termini previsti, dalla noncuranza, dall’indolenza, dalla superficialità nel compiere il proprio dovere di amministratori della cosa pubblica.

Per il principio di trasparenza vogliamo rifarci alla definizione fornita nel Programma triennale di Trasparenza e Integrità 2017-2019 di Trepuzzi che definisce la Trasparenza come: “Libertà di informazione. La trasparenza ai sensi del D.Lgs. n. 150/2009 è intesa come “accessibilità totale (…) delle informazioni”.

Accessibilità totale? Non ci sembra proprio, se addirittura l’accesso agli atti da parte di un consigliere comunale cade nel dimenticatoio. Le modalità individuate dall’amministrazione per rendersi Trasparente sono interessanti. Nel programma si scrive: “Il principale modo di attuazione di una tale disciplina è la pubblicazione sui siti istituzionali di una serie di dati. L’individuazione di tali informazioni si basa, innanzitutto, su precisi obblighi normativi, in parte previsti dal D.Lgs. n. 150/2009, in parte da altre normative vigenti. Inoltre, una tale individuazione tiene conto della generale necessità del perseguimento degli obiettivi di legalità e dello sviluppo della cultura dell’integrità.”.

Ma quanto tale disciplina a Trepuzzi è applicata? Per farvi un’idea basta raggiungere il sito ufficiale del Comune dove la trasparenza è ancora un miraggio.

Non possiamo di certo ergerci a consiglieri, non è nostro compito, ma anziché utilizzare le belle parole sarebbe meglio concretizzare di più con i fatti, in un paese che ha bisogno di tante, troppe attenzioni. Per cominciare si potrebbe partire dal rispetto dei regolamenti di base: in fondo, anche chi non ha dimestichezza in materia, potrebbe sempre imparare.

Category: Cronaca, Politica

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Comments (4)

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  1. Christian Scorrano ha detto:

    Strano che un consigliere comunale debba esser portato a protestare sino a notte fonda dinanzi al palazzo ci, assieme ad altri residenti accorsi a sostenerlo, strano che in un paese la cui amministrazione si fa forte di un valore come la Trasparenza, possano succedere simili “disguidi”.

  2. antonio lezzi ha detto:

    Che Taurino fosse un prepotente che se frega di rispettare le leggi e i regolamenti era noto da anni ai più.
    L’arroganza è uno dei suoi tratti distintivi, pari solo alla sua incompetenza.
    Del resto se un sindaco non è in grado di zittire l’opposizione rispettando le norme che lui stesso si è dato,
    e ricorre a mezzucci e forzature, è del tutto evidente che siamo di fronte ad un INCAPACE.
    Ricordo che Taurino è stato deputato alla Camera dei Deputati, ma non mi risulta che abbia mai presentato una legge, limitandosi a firmare quelle scritte da altri.
    Poi è stato Consigliere regionale, e quando gli elettori lo hanno trombato il partito lo ha messo a dirigere prima un ente poi un consorzio e così via, insomma è una vita che campa grazie al PCI prima al PD ora.
    Cosa ci si può aspettare da un amministratore simile?

  3. antonio lezzi ha detto:

    Ovviamente c’è da dire che se i cittadini di Trepuzzi sono costretti ad avere come primo cittadino un politico della Prima Repubblica molta della colpa è attribuibile al centro-destra a cominciare dalla vicepresidente della provincia Simona Manca.

  4. Franco ha detto:

    Fare politica in modo corretto a Trepuzzi non è facile, qui oltre al clientelismo che è simile agli altri comuni, c’è una cappa di paura che alcune persone utilizzano per zittire i dissidenti, sia amici che avversari politici.
    Anche la signora che ha redatto l’articolo, che ringrazio per il suo coraggio, mi pare che qualche “pressione” l’abbia subita.
    Se lo Stato, nella persona del Prefetto non interviene, se le Forze di Polizia, invece di liquidare, veri e propri atti di intimidazione come ragazzate, i trepuzzini non si potranno liberare da una politica che presenta diverse zone d’ombra, per non dire altro.

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