GOMME TERMICHE: ECCO PERCHE’ E’ NECESSARIO USARLE DURANTE L’ INVERNO. UNA LEGGE DEL 2013 IMPONE DI CAMBIARE LE GOMME ALLA PROPRIA AUTO IN NOVEMBRE, MA, AD OGGI, MOLTI SEMBRANO IGNORARE I RISCHI CHE SI CORRE A NON RISPETTARLA

| 21 Novembre 2017 | 0 Comments

L’approssimarsi della fine della stagione estiva, oltre che il classico cambio di stagione nell’armadio, porta anche quello dei pneumatici alle auto. Anche se l’obbligo di cambiare scatterà solo a metà novembre, in molti si stanno già organizzando in questo senso. Il motivo è semplice: cercare di risparmiare tempo e denaro. Il 16 gennaio 2013, il Ministero dei trasporti ha emesso una direttiva con lo scopo di uniformare le ordinanze riguardo alla validità temporale dell’uso dei pneumatici invernali. Tale “periodo protettivo” è stato individuato dal 15 novembre al 15 aprile. Ricordiamo che questa legge riguarda autovetture e mezzi commerciali fino a 3,5 tonnellate di peso ed esclude ciclomotori e autoveicoli che, semplicemente, non possono circolare. La legge ha avuto lo scopo di stabilizzare una serie di ordinanze sparse che, dal 2009, prescrivevano l’uso delle gomme invernali o delle catene. La sanzione prevista dal Codice della strada se non si rispetta l’obbligo di tali pneumatici è di 84 euro. Quelle che, diciamo la verità, molti di noi considerano un’autentica scocciatura, sono in realtà, un salvavita nella vita di tutti i giorni.

Le gomme termiche: evoluzione di un fenomeno


Sono in molti a ritenere le gomme termiche utili solo per la montagna o in città dove di solito nevica. In realtà, rispetto ai pneumatici estivi, quelli invernali sono più efficaci non solo sulla neve, ma anche in tutte le condizioni in cui la temperatura ambientale è bassa e l’asfalto sia umido o bagnato. Le differenze tra le ruote invernali e quelle estive sono concentrate nel battistrada.
I
pneumatici termici hanno i tasselli pieni, senza intagli, così da risultare rigidi e trasmettere senza ritardi i comandi dello sterzo. Inoltre, la mescola risulta più morbida e più elastica a basse temperature, in modo da permettere una maggior aderenza al terreno. Da quando, nel 1936, fecero la loro comparsa sul mercato, le termiche, sono andate sempre più migliorando, soprattutto nei confronti dei terreni asciutti. Qui, infatti, faticavano maggiormente fatica a reggere l’aderenza e la guida ne risentiva. Negli ultimi vent’anni, questo genere di pneumatici ha risolto tali problemi, diventando più adatti delle estive, ad ogni tipo di terreno. Questa evoluzione si può notare anche nel limite massimo di velocità che oggi possono sopportare. Fino a qualche anno fa la velocità massima che le vetture con ruote invernali potevano raggiungere era inferiore a quella delle estive di pari misura, ma oggi sono anche disponibili gomme invernali con codice di velocità W (270 km/h) e perfino Y (300 km/h).

Problema sicurezza

Nonostante la legge parli chiaro a riguardo, non tutti gli italiani sono propensi al cambio di gomme nel periodo indicato. Nel luglio 2017, a Roma, sono stati presentati i risultati del “Progetto Vacanze Sicure 2017”: l’indagine è stata realizzata dal Servizio Polizia Stradale in collaborazione con Assogomma, Federpneus e del Politecnico di Torino. Lo studio si basa sui 12.910 controlli che tra metà aprile e metà giugno la Polizia Stradale ha effettuato su strade e autostrade di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia, sul tipo di pneumatici montati dalle vetture. E’ stato scoperto che oltre il 15% delle auto non era in regola. Andando nello specifico, lo 0.42% montava gomme sbagliate per il modello d’auto guidata, l’1.62% aveva pneumatici non omologati, il 3.25% gomme che presentavano danneggiamenti, il 5,17% circolava con gomme lisce e il 7,93% con gomme non omogenee (cioè diverse sullo stesso asse). Esiste, dunque, un problema sicurezza che va affrontato con una maggior comunicatività da parte dello Stato, perchè è evidente che molti non comprendono appieno i pericoli che si corrono, se non si effettua il “cambio di stagione” anche alla propria vettura.

Fonte: shop-ricambiauto.it


Category: Costume e società, Cronaca

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