LECCECRONACHE / ADESSO CI SI INCONTRA AL CENTRO COMMERCIALE, LA NUOVA MODA

| 2 Dicembre 2017 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

La nuova ‘moda’, tutta leccese, riguarda il sabato (e anche la domenica).

La passeggiata tradizionale, nella sera di questi giorni, non privilegia più il corso Vittorio Emanuele, via Trinchese e Piazza Sant’Oronzo. I meno giovani, infatti, sbarcano nelle gallerie degli Ipermercati e si incontrano piacevolmente, al braccio delle proprie consorti, nel corridoio principale dell’Ipercoop o del Leclerc….Magari con la busta delle compere appena effettuate, molto meno ingombrante del carrello…

Adesso, poi, che Natale è vicino, già dall’imbrunire si formano lunghe code sulla tangenziale, in prossimità dei nuovi Templi della società contemporanea, ovvero i capannoni delle città-mercato. A volte c’è anche la Protezione Civile, a regolare il traffico. Tutti diretti al Paese di Bengodi, che offre sconti e merce inutile, ma che tutti bramano di possedere.

E c’è questo gusto, poi, di percorrere per intero il lungo serpentone interno che costeggia il supermercato alimentare e offre un susseguirsi di vetrine assemblate in maniera psicologicamente protesa ad attirare sguardi e consensi, tramutandoli in esborsi per l’acquisto…

Niente di male, per carità.

Le luci, il brusio costante, le voci dagli altoparlanti, la messa in mostra di scaffali traboccanti di ogni articolo, la fila alle casse dove, immancabilmente, si incontra qualche conoscente, finiscono per essere una attrattiva irrinunciabile…E si trascorre la serata in un supermercato.

Ora, pensiamoci bene: siamo in una città d’arte, con un ‘centro storico’ di grande interesse.

Abbiamo velleità culturali, amiamo teatro, concerti, presentazioni di libri, mostre di pittura e antiquariato. Ci vantiamo di frequentare il DB d’essai, che programma solo film impegnati.

Guardiamo con sufficienza i più giovani che animano e frequentano la ‘movida’.

E ci troviamo nel corridoio dell’Ipercoop, o del Leclerc, un po’ imbarazzati, perché incontriamo i nostri coetanei che, neanche loro, hanno saputo resistere.

‘C’era l’offerta degli arredi natalizi…’ dice uno con gli occhi bassi.

‘E la orate in offerta, le avete trovate?’ chiede la signora impellicciata.

No, niente orate. Ma abbiamo preso il sushi.

Si, al supermercato, adesso, c’è anche il sushi.

Cosa chiedere di più?

Category: Costume e società, Cronaca, Eventi

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