ANTONIO QUARTA INTERVIENE …ESPRESSO…SU LOCALI COMMERCIALI, TRAFFICO E TURISMO A LECCE CITTA’

| 11 Febbraio 2023 | 1 Comment

(l.c.) ______  Ex Stazione Agip all’ingresso di via Taranto, “sono contento che il sindaco Carlo Salvemini abbia una volta per tutte sgombrato il campo da voci e illazioni: la struttura non diventerà un bar, per fortuna, bensì un info-point turistico. Cui proporrei di aggiungere anche un punto di informazione ambientale dotato di impianto di ricarica veloce per auto elettriche, all’insegna della transizione ecologica. E magari di una navetta elettrica, nel fine settimana anche notturna, per aiutare i locali della movida del centro storico, sempre più isolati a causa della pedonalizzazione crescente dello stesso”.

L’imprenditore leccese del caffè Antonio Quarta (lnella foto) interviene nella vicenda dell’ex impianto di carburante Agip, che per un precedente bando del Comune sarebbe dovuto diventare una caffetteria e che invece ora la giunta Salvemini ha deciso di destinare a fini di informazione turistica. “A cosa sarebbe servito l’ennesimo bar in una zona in cui i bar già abbondano – e fanno fatica a tirare avanti – insieme a ristoranti, pub e ogni altro genere di locale? E che senso avrebbe avuto spendere tanti soldi dei contribuenti per recuperare un manufatto, da dare poi in gestione a un privato, il cui canone non avrebbe mai potuto compensare le spese sostenute dal Comune per il recupero? Quella zona di Lecce, “grazie” alle normative vigenti sulla liberalizzazione che hanno reso il settore ingestibile – perché il commercio senza regole non è un commercio sano – è già zeppa di locali. In queste condizioni”, spiega ancora l’imprenditore, “si crea una condizione di cannibalismo sfrenato per cui chi apre non aggiunge nulla all’economia locale, ma sottrae risorse agli altri”.  

Il mercato, infatti, funziona così: “Quando per una crisi economica e demografica la domanda continua a diminuire, non si può continuare ad aumentare l’offerta a oltranza, perché le leggi dell’economia sono queste e vanno rispettate, altrimenti si creano solo disastri. E d’altronde, in un momento in cui si lancia un grido d’allarme per lo spopolamento crescente della Puglia, ormai scesa sotto i quattro milioni di abitanti – l’unica consolazione al riguardo è che sotto questa cifra dovremo mantenere dieci consiglieri regionali in meno – che senso ha continuare ad aprire attività che si fanno la guerra l’una con l’altra?”.

Discorso che vale anche per i centri commerciali e i supermercati, aggiunge Quarta, spesso collocati a poche decine di metri l’uno dall’altro. “Mi sento quindi di chiedere al Comune di Lecce una moratoria al riguardo, e alle associazioni di categoria degli esercizi pubblici un momento di riflessione collettiva su questo problema, che è generale. Perché le ‘rivoluzioni’ dei piani traffico attuate ogni volta a danno dei commercianti – e penso anche all’idea di chiudere totalmente al traffico il centro storico – non fanno altro che favorire sempre e comunque i centri commerciali stessi. Dove esistono parcheggi ampi e comodi e non circolano vigili urbani che vessano gli automobilisti disperati alla ricerca di un buco in cui lasciare la macchina”.

Category: Costume e società, Cronaca

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  1. Ufficio Stampa Comune di Lecce - tramite mail ha detto:

    Di seguito la dichiarazione dell’assessore al Turismo e alle Attività produttive Paolo Foresio all’intervento diffuso oggi dell’imprenditore Antonio Quarta:

    “Mi fa molto piacere che un imprenditore della città del calibro di Antonio Quarta manifesti soddisfazione per la destinazione d’uso che l’Amministrazione ha voluto per l’ex Stazione Agip, che grazie al progetto finanziato con fondi Pnrr diventerà il primo grande hub di riferimento per l’accoglienza e l’informazione turistica, in stretta connessione, peraltro, con l’hub della mobilità che grazie a un altro progetto finanziato con i fondi Cis realizzeremo al Foro Boario, ingresso nord della città, snodo essenziale per gli arrivi.

    In linea con quella che è la nostra idea di servizi e di accoglienza, abbiamo ritenuto di puntare sull’ex Agip sia per la sua posizione strategica che per il suo valore storico e architettonico.

    Accolgo con piacere anche la sua stimolante riflessione sulla massiccia presenza di esercizi commerciali in città, tema di cui ci siamo fatti carico, affrontandolo all’interno del Documento Strategico del Commercio, approvato in consiglio comunale lo scorso giugno. Per la prima volta nella storia di Lecce abbiamo messo ordine, proponendo un quadro di regole chiare sulle nuove aperture che hanno il grande obiettivo di mettere ordine, alzando la qualità dell’offerta commerciale e guidandone lo sviluppo. La legislazione europea e nazionale sulle liberalizzazioni è stringente e non lascia ai Comuni molta libertà di azione ma ci permetteva di attuare un blocco nell’apertura di nuovi bar e ristoranti nel centro storico per ragioni di tutela e vivibilità essendo Lecce una città d’arte e abbiamo ritenuto di doverlo fare. Facendoci carico anche dell’annosa confusione tra pubblici esercizi ed esercizi di vicinato, abbiamo eliminato di fatto quella linea grigia che è stata alla base del sovraffollamento di locali di food nel centro storico, consentendo di mettersi in regola a chi ne poteva avere i requisiti e di riconvertirsi agli altri. La legge non consente di prevedere blocchi o limitazioni in altre zone della città, se non esclusivamente in quelle più delicate e sensibili e perciò da tutelare come i centri storici. Per quanto riguarda le medie strutture di vendita, sino a 2500 mq quindi, cioè quelle di competenza comunale, anche lì siamo intervenuti con un regolamento, individuando le zone dove è possibile insediarne di nuove favorendo il riutilizzo di immobili già presenti per evitare ulteriore consumo di suolo e inserendo criteri qualitativi premianti. Ci siamo occupati delle medie strutture perché l’autorizzazione di quelle grandi non fa capo ai Comuni ma alla Regione.

    Siamo a disposizione come sempre ad accogliere consigli e suggerimenti e, come già fatto nel corso della stesura del Documento strategico del commercio, sono pronto a confrontarmi in maniera sempre propositiva con le associazioni di categoria e con gli imprenditori che animano la nostra città facendone un’eccellenza anche dal punto di vista commerciale”.

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