IL LECCE RIVEDE LA LUCE, MA CON LA LUPA ROMA ANCORA TROPPA SOFFERENZA / CONTINUANO CALI DI TENSIONE INAMMISSIBILI PER UNA SQUADRA CHE PUNTA ALLA B

| 11 Gennaio 2015 | 0 Comments

di Laura Ricci______

Al Via del Mare di Lecce la squadra la salentina ospita la Lupa Roma nella prima giornata del girone di ritorno di Lega Pro. Il “Lecce 2.0” del nuovo tecnico Pagliari si ritrova davanti a una squadra che all’andata era riuscita ad avere la meglio e strappa una vittoria fondamentale per il morale dei giocatori giallorossi.

Il Mister leccese cambia alcuni interpreti del suo 4-4-2 rispetto alla gara contro il  Vigor Lamezia: scendono in campo Caglioni, Lepore,Lopez, Vinetot(preferito a Martinez), Abruzzese,  Salvi, Carrozza, Papini, Moscardelli, Miccoli e Doumbia. 

Mister Cucciari manda in campo per la sua Lupa Roma Rossi, Pasqualoni, Faccini, Capodaglio, Conson, Cascone, Bariti, Raffaello, Tulli, Cerrai e Del Sorbo.

Partenza sprint del Lecce al 5′ con Lepore che con un passaggio filtrante trova Doumbia sulla fascia sinistra  protagonista di un tiro a giro poi respinto dal portiere Rossi. Nella stessa azione Lepore tenta il tiro in porta dalla breve distanza ma ancora una volta l’estremo difensore romano controlla e sventa l’azione.

I giallorossi continuano a mantenere la gestione del match e il pressing offensivo dei salentini mette in seria difficoltà la squadra avversario fino al 14′, quando Doumbia fornisce a Moscardelli un pallone su cui il  bomber si avventa come un rapace insaccandolo in rete.

Nonostante il vantaggio, i tifosi giallorossi intonano il coro “Savino Tesoro devi comprare”, segno che i cuori salentini sono ancora feriti dalle prestazioni precedenti del Lecce. La Lupa Roma tenta di reagire ma un attaccante romano si lascia superare dal pallone fallendo “un rigore in movimento”.

Lo scatenato Doumbia continua a fornire assist su assist ai propri compagni: al 35′ serve Miccoli che dalla breve distanza impatta un pallone però  troppo centrale e debole. Pochi minuti dopo è la Lupa Roma a mettere paura con un pallonetto di Bariti insidioso e inaspettato che sfiora il palo esterno di Caglioni quasi beffato dalla conclusione. Il Lecce, memore delle brutte esperienze del passato, non vuole adagiarsi sugli allori e cerca il raddoppio prima con Salvi e poi con Papini, entrambi protagonisti di un tiro dalla distanza potente ma troppo alto.

Al 45′ ci pensa Moscardelli: capitan Miccoli serve Carrozza in area di rigore che non riesce a girarsi per concludere in rete e lascia il pallone al bomber barbuto che elude Rossi e chiude la prima frazione di gioco sul due a zero per il Lecce.

Nella ripresa di gioco la Lupa Roma scende in campo con un piglio diverso e tenta di ribaltare la piega negativa dell’incontro proiettando il proprio gioco in avanti. La squadra ospite sfiora il goal con un colpo di testa che accarezza il palo esterno di Caglioni; al 50′ i romani ci riprovano con successo grazie  a un’incursione di Leccese nella difesa giallorossa che costa al Lecce un calcio di rigore a causa di un intervento irregolare di Lopez.

Gli uomini d Pagliari non ci stanno, temono la rimonta avversaria e provano a mettere al sicuro il risultato: al 54′ Abruzzese svetta di testa su calcio d’angolo mancando di poco il bersaglio e pochi minuti dopo la stessa sorte tocca a Moscardelli, che vola per impattare il pallone ma non centra la porta.

Il match si fa equilibrato e la squadra ospite inizia a credere nella rimonta quando al 74′ Bariti fa tremare il palo destro di Caglioni con un bolide dalla distanza. La conclusione pericolosa e il momento di difficoltà  del Lecce viene accolto con una bordata di fischi dai tifosi di casa che temono l’ennesimo calo di tenzione fatale per la propria squadra. Allo scadere del tempo di gioco, a invocare il supporto e il sostegno della Curva Nord è Checco Lepore che si sente rispondere dai tifosi salentini con un coro cantato a gran voce “non molleremo mai”.

Il giudizio: non si può pretendere che una squadra si trasformi da una settimana con l’altra, ma è importante imparare dai propri errori. Un Lecce nel primo tempo sicuro e incisivo, si lascia intimidire nella seconda frazione di gioco dalla Lupa Roma stanca di subire la supremazia giallorossa. Da una squadra che punta alla promozione in serie b però ci si aspetta di più: i cali di tensione e prestazione dei giocatori salentini continuano a innervosire il tecnico e i tifosi che sugli spalti più di una volta hanno ribadito il loro dissenso nei confronti di alcuni “momenti no” dei propri giocatori. Una partita che fino alla fine è sembrata in bilico e a rischio di compromissione a causa della poca sicurezza dei calciatori del Lecce.

Da ricordare: la giocata “no look” di Miccoli che in mezzo a due avversari si divincola della marcatura controllando il pallone con un colpo di tacco al volo.

Da dimenticare: ancora una volta Lopez non convince del tutto. La fase difensiva del terzino del Lecce lascia spesso a desiderare considerando le aspettative che si hanno su di lui. Da dimenticare il fallo su Leccese che è costato ai giallorossi un rigore a sfavore.

Il migliore in campo: Prestazione maiuscola di Moscardelli, non solo per la doppietta, ma per l’impegno e la costanza che un giocatore proveniente da una categoria superiore continua a mettere in campo. Attacca e difende, è sempre pronto a farsi trovare dai compagni.

L’arbitraggio: attento e preciso il direttore di gara Luigi Rossi di Rovigo, affiancato dai due assistenti Leonardo Camillucci della sezione di Macerata e Andrea Costantini di Pescara. Partita corretta senza troppi eccessi, giusto sanzionare l’intervento di Lopez come fallo di rigore.

Category: Sport

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