UNA SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE / SONO NULLE LE MULTE DEI VIGILI URBANI DI LECCE NOTIFICATE DA UNA SOCIETA’ PRIVATA DI BOLOGNA

| 16 Gennaio 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Una una recentissima sentenza del Giudice di Pace mette a rischio annullamento migliaia di verbali notificati dalla Polizia Municipale di Lecce tramite l’Ufficio postale di Bologna.

E’ quello che ha stabilito il Giudice di Pace di Lecce, Silvano Trane, con una recentissima sentenza, la n. 163 depositata tre giorni fa, con cui è stato accolto il ricorso proposto da un automobilista avverso un verbale elevato dalla polizia municipale del Comune di Lecce per la presunta violazione del Codice della Strada.

In particolare, il ricorrente, assistito in giudizio dall’ avvocato Alfredo Matranga (nella foto), aveva tra l’altro censurato la violazione delle norme sulle modalità di notifica dei verbali previste dall’art. 201 comma 3 del Codice della Strada, che prevedono che la notifica dei verbali possa eseguirsi o a mezzo degli organi indicati nell’art. 12 o dei messi comunali o di un funzionario dell’amministrazione che ha accertato la violazione ovvero a mezzo posta, sempre e comunque a opera di uno dei predetti soggetti.

Con la sentenza il Giudice di Pace di Lecce, dopo aver accertato che la notifica dei verbali risulterebbe effettuata dalla polizia municipale di Lecce – in persona del Comandante – per il tramite dell’Ufficio postale di Bologna CMP, ha rilevato come “in assenza di specificazioni sulle modalità di notifica, il cui onere incombeva sull’ente resistente – altro non può significare che gli stessi siano stati notificati o da appartenente all’organo accertatore (il Comandante Dirigente Col. Dr. Donato Zacheo) al di fuori del proprio ambito territoriale di competenza (il Comando di Polizia Municipale di Lecce ha, ai sensi dell’art. 12comma 1 lett. e CdS competenza solo nell’ambito del territorio comunale) oppure, molto più verosimilmente, da parte di società privata a cui il Comune di Lecce ha appaltato il relativo servizio”.

Per il Giudice, infatti, si legge ancora nella sentenza, “Ad ogni buon conto, nell’uno o nell’altro caso la notifica è inesistente o perché eseguita da appartenente all’organo accertatore al di fuori del proprio ambito territoriale di competenza (la richiesta di notifica andava effettuata presso l’ufficio postale di Lecce, che poi l’avrebbe evasa secondo la sua organizzazione interna) o perché eseguita da soggetto privato, privo dei poteri per procedere alla notificazione di verbali di accertamento e contestazioni di violazioni del Codice della Strada”.

Nel caso di specie, ha concluso il Giudice “le funzioni di notificatore sono state poste in essere da soggetto sconosciuto, non potendosi ritenere veritiera la circostanza che sia stata eseguita dal Comandante Dirigente Col. Dr. Donato Zacheo, la cui sottoscrizione è apposta con il sistema della digitalizzazione e che, per la notoria mole di notifiche di violazioni dal CPM di Bologna, dovrebbe trovarsi in tale città quasi quotidianamente”.

Per l’ avvocato Matranga, dopo questa ennesima sentenza che conferma la nullità dei verbali notificati da società privata, una nuova tegola potrebbe abbattersi su palazzo Carafa.

 

Category: Cronaca

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