UFFICIALE, SAVINO TESORO DICE ADDIO AL LECCE A FINE STAGIONE: “Ce ne andiamo. In un ambiente così avverso abbiamo perso l’entusiasmo”

| 12 Febbraio 2015 | 0 Comments

di Laura Ricci________

È ufficiale, il connubio Lecce-Tesoro giunge al termine.

La guida societaria della famiglia barese proseguirà fino alla fine della stagione; a giugno poi sarà rottura.

Il presidente Savino Tesoro nella sala stampa del Via del Mare ha annunciato la sua decisione in un clima di addio al quale erano presenti anche la moglie e il figlio Antonio, seduti tra i giornalisti e quindi in vesti “esterne” a quelle societarie; il tutto è stato introdotto con un tono di polemica nei confronti di una parte della stampa che tanto voleva il suo addio: “Ho fatto degli inviti specifici, ma non vedo queste persone. Qui, dal primo giorno c’è gente che si è occupata delle mie cose personali e non del Lecce. Queste sono persone che non seguono le partite o la squadra, non scrivono e non parlano di sport”.

Il presidente poi è andato più a fondo: “Io ho deciso di finire questa esperienza, la contestazione di domenica non mi ha spaventato o spostato, è stata una contestazione secondo me sbagliata nei modi, nei tempi e nei luoghi, perchè non era volta a migliorare la situazione, ma solo a sfasciarla. Lo striscione che è stato esposto non era appropriato. Prendo atto delle cose: “Tesoro vattene?” Vi accontento. Non dimentico che per due anni ci hanno sostenuto, ma non devo nemmeno far finta di niente quando tante persone decidono che le cose non vanno più bene. Se si vince si è bravi, se non si vince non lo è. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, da quando sono arrivato ho trovato un ambiente ostile con la politica contraria; Gabellone solo ieri, dopo due anni, si è riproposto di aiutare il Lecce; allora invito pubblicamente Gabellone a farsi da promotore per la vendita della società.”

Sul cammino intrapreso fin’ora poi ha chiarito degli aspetti che gli sono stati contestati: “Io sono venuto a Lecce senza interessi che non fossero la squadra, non ho chiesto niente, non mi è stato dato niente e molto probabilmente mi è stato tolto qualcosa. Nonostante le difficoltà di questi anni ho sempre avuto il sostegno dei tifosi e sono andato avanti per loro, ora questa cosa non c’è più e ho perso voglia ed entusiasmo. Mi è stato detto che ho comprato il Lecce a zero euro, ma in realtà ho prelevato una società con dei debiti da colmare e delle spese da coprire; negli accordi c’era una collaborazione finanziaria con la vecchia società, ma così non è stato.”

E sul futuro…: “Abbiamo tutti i presupposti per accedere ai play off e a raggiungere il traguardo, io non abbandonerò la squadra ora, ma anzi sarò ancora più concentrato. Sto concedendo quattro mesi di tempo per dare la possibilità di prelevare il Lecce, se questo non avverrà non dipenderà da me, ma non credo che non ci sia qualcuno in grado di mettersi a gestire questa società. Ora che sto andando via non dovete parlare più di me, ma di calcio e della squadra; da domani mettiamo da parte le cose inutili extracalcistiche. Ci sono state delle critiche nei confronti della gestione della rosa e del mercato, ma ogni volta che abbiamo fatto la campagna acquisti siamo stati reputati i migliori; si deve allestire una squadra non con quaranta milioni, eppure siamo sempre stati al vertice. Secondo me mio figlio Antonio, direttore sportivo del Lecce, è molto competente; è stato criticato e additato come incapace ma io parlo per cognizione di causa, gli altri no. Accontento chi mi vuole via da Lecce. Onestamente non penso che abbiamo davvero sbagliato qualcosa: la nostra è una squadra che vorrebbero tutti, abbiamo raggiunto due finali di play off in due anni, davvero non so in cosa abbiamo peccato.”

Sul presunto addio del capitano Fabrizio Miccoli al calcio giocato, Savino Tesoro ha poi ha fatto chiarezza: “A Miccoli, in maniera provocatoria, ho prospettato più scelte, ma mi pare che non ci siano problemi. Non c’è stata una proposta da parte nostra per qualche ruolo dirigenziale, è stata solo un’ipotesi, uno scenario improbabile ma nulla di serio. Del fatto che la partita contro il Messina potrebbe essere la sua ultima nel calcio giocato io non ne so niente, non mi pare che sia vero”.

Si chiude così, in attesa del finale di stagione,” l’era Tesoro” nella piazza di Lecce. L’addio societario avvenuto nonostante la convinzione di aver fatto bene in questi anni, apre una voragine nel mondo giallorosso; il futuro è incerto, di proposte concrete e serie per l’acquisto del Lecce non ce ne sono state e le sorti della maglia salentina rimangono oscure.

 

Category: Sport

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