IL LIBRO NECESSARIO DI DOM JUBANI. INCONTRO A BARI LUNEDI’ 3
di Raffaele Polo ________
Presentazione del volume ‘Dal profondo dell’inferno ho visto Gesù crocifisso. Un
sacerdote nelle prigioni comuniste albanesi’ di Simon Jubani.
Lunedì 3 febbraio, ore 18.30, presso la Sala dell’Istituto BOREA in Piazza Garibaldi, 18 a Bari, si presenterà il libro di Dom Simon Jubani, Edizioni Cantagalli, 2024.
L’evento è organizzato dalla rivista Albania Letteraria, dall’Associazione Le Aquile di Seta e con il Patrocinio e la collaborazione del Consolato Generale della Repubblica d’Albania a Bari. A confrontarsi sull’opera saranno Mons. Angelo Massafra, già Arcivescovo di Scutari e autore della presentazione del testo, Alda Kushi socia delle Aquile di Seta e assegnista di ricerca presso l’Università del Salento, Anna Lattanzi, capo redattrice di Albania Letteraria e direttrice di FjalaFest, il Festival della Letteratura Albanese.
L’evento verrà impreziosito dalla partecipazione del Vescovo della Diocesi Bari Bitonto don Giuseppe Satriano.
A introdurre l’incontro Arianita Nebi, socia de Le Aquile di Seta. A seguire i saluti delle istituzioni, con Paola Romano, assessore alle Culture del Comune di Bari, il professor Giuseppe Cascione, direttore di Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Bari e Senatore Accademico, il prof. Arjan Vasjari, Console Generale d’Albania a Bari.
L’incontro accoglierà l’esposizione di alcune opere del pittore albanese Tany Nebi.
Partendo dalla preziosa e drammatica testimonianza che dom Jubani lascia ai posteri, l’incontro intende ripercorrere le tappe più importanti della sua vita e i ventisei anni trascorsi nelle carceri comuniste, dove subisce torture indicibili. Una volta scarcerato, il 4 novembre 1990, celebra la prima Messa pubblica in Albania, a emblema del crollo del regime. L’evento ha l’obiettivo di presentare l’opera di un sacerdote che è l’emblema della resistenza cattolica al regime comunista albanese e di portare l’attenzione sul periodo storico che ha visto l’Albania chiusa nella morsa del potere di Enver Hoxha per 45 lunghi anni, leader di un regime considerato tra i più sanguinari del Balcani.
Dom Simon Jubani nacque a Scutari l’8 marzo 1927. A 16 anni iniziò la Scuola apostolica dei Gesuiti. Dopo la chiusura delle scuole cattoliche, nel marzo 1946 passò al Liceo statale. Successivamente si trasferì a Tirana. Dopo aver lavorato per un periodo nell’ospedale militare della capitale, venne mobilitato nell’esercito. Nel 1957-’58 ricevette gli ordini sacerdotali e fu inviato come parroco a
Mirdita, dove venne arrestato e imprigionato per 26 anni. Il 4 novembre 1990 celebrò la prima Messa pubblica, nella cappella bruciata del cimitero di Rrëmaj, alla presenza di centinaia di fedeli. Nel 1992 l’Università di San Francisco, in California, gli ha conferito la laurea honoris causa in discipline umanistiche. È morto il 12 luglio 2011, nell’ospedale di Scutari.
Le Aquile di Seta è l’Associazione di donne albanesi a Bari, nata per tutelare e valorizzare la storia e il passato della Diaspora albanese in Italia.
«Vista la sinergia nata, un bel giorno si è deciso di intraprendere un progetto comune, chiaro econcreto, la creazione di un’Associazione che si occupa di promozione sociale, con al centro degli interessi il ruolo della donna in generale e della donna di origini albanesi in particolare», – spiega Alda Kushi, che continua: «Per tutti questi motivi e tanti altri che nasceranno è nata “LE AQUILE DI SETA”. Un nome non a caso, bensì sinonimo di forza e determinazione; la potenza cosmica, ma senza trascurare i tratti della delicatezza,eleganza, educazione e dell’intelligenza e soprattutto dell’anima nobile. L’Associazione Le Aquile di Seta ha fatto molta strada, diventando un punto di riferimento, non solo per la comunità albanese, ma per l’intera cittadinanza, con la partecipazione e l’organizzazione di attività sia nella città di Bari, che nella provincia, a sostegno della cultura e dei diritti umani.
Si è fatta promotrice del progetto della conservazione della lingua albanese con la fondazione della Scuola di lingua albanese di Bari, dove insegnanti di madre lingua impartiscono, a titolo volontario, lezioni di albanese, affinché le nuove generazioni possano non perdere l’importante connessione con le loro radici.»
Albania Letteraria è una rivista culturale che nasce dall’idea del direttore Olti Buzi, anche direttore di Albania news, interamente dedicata alla letteratura albanese. Il primo obiettivo della realtà unica in Italia è quello di censire tutte le pubblicazioni di autori albanesi tradotti, di scrittori italiani che scrivono di Albania, di stranieri che narrano di realtà albanesi e di arbëreshë, con uno sguardo attento a quelli della Diaspora, scrittori albanesi che scrivono in italiano (italofoni).
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