ISTANTANEE D’ ARTE / IL SALENTO TRA MAGIA E LEGGENDA IN UN’ OPERA DI VALERIO MELCORE

| 27 Giugno 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Salento, Salento e ancora Salento.
Oltre alle foto, vogliamo presentare ai nostri lettori anche vere e proprie opere d’arte, con le quali gli autori rendano omaggio alla nostra terra, il Salento, che troppo spesso trascuriamo o addirittura danneggiamo, quando per esempio riempiamo le spiagge, le campagne o le strade di rifiuti.  Oppure ce ne ricordiamo  solo quando siamo in presenza di catastrofi, come quella che in questo periodo sta interessando quelle opere d’arte che sono i nostri ulivi millenari.
Leccecronaca, attraverso la pubblicazione di articoli, di reportage e foto, cerca di difendere e valorizzare, il nostro territorio, la nostra storia, la nostra cultura.
Oggi lo facciamo anche attraverso un’opera d’arte realizzata da Valerio Melcore.
L’opera è uno spaccato di un  Salento immaginifico.
Un Salento reale e uno tramandato nei “cunti” dei nostri vecchi, raffigurato dal mare che lo circonda, dall’ulivo che lo sorregge da millenni.
Quest’albero dalle mille forme bizzarre, che nelle fantasia e nelle leggende dei salentini è abitato da folletti denominati nei più diversi modi: l’uriceddhu o laurieddhu, lu monacieddhu,  lu scazzamurrieddhu, lu tiaulicchiu, lu carcagnulu, oppure nei paesi della Grecìa salentina lu sciacuddhi.
Questo folletto giocherellone, spesso generoso ma a volte dispettoso, nel lavoro di Melcore è nascosto nel tronco dell’ulivo, e poi c’è il cavallo, da secoli compagno di fatica nei lavori della campagna e insostituibile veicolo con il quale spostarsi velocemente e con poca fatica, quando i piedi erano l’unico mezzo di locomozione.
Poi tanti i simboli che riportano alla tradizione esoterica, il calice, la colomba, la spada, o le squame del dragone che cominciano a manifestarsi sull’animale.
Poi vi sono le sfere, la forma perfetta, che nella trasparenza moltiplica la sua perfezione, sfere che sono “bolle” che durano un attimo o poco più, per ricordarci che in noi esiste la perfezione, e ogni tanto riusciamo a realizzarla e a contemplarla, ma subito dopo scompare ricordandoci i nostri limiti e che l’uomo può tendere alla perfezione ma non diventerà mai perfetto.
Il tutto ambientato in atmosfere fantastiche.
Questo lavoro fu realizzato da Melcore in occasione della Cresima del figlio, e fu la bomboniera regalata ad amici e familiari.
Oggi possiamo ammirare anche noi questo tributo alla nostra terra e alla nostra cultura.

 

Category: Cultura

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