I BARBARI A VASTE DI POGGIARDO

| 5 Settembre 2015 | 0 Comments

Si conclude  il “Baxta Festival – Festival del Teatro antico” con l’ultimo spettacolo in programma il  6 settembre, in replica 7 e 8,  a Vaste di Poggiardo. Domenica andrà in scena in prima nazionale, in località “SS. Stefani”, nella suggestiva area archeologica della città messapica, lo spettacolo “I BARBARI – Racconto dello straniero” della compagnia Teatro dei Borgia di Barletta.

Lo spettacolo nasce all’interno del workshop teatrale “Le terre di mezzo” condotto da Gianpiero Borgia in collaborazione con Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno. Spettacolo creato per la conclusione del Festival, è frutto di una scrittura collettiva dei partecipanti alla fase laboratoriale delle attività del workshop. Un percorso creativo centrato sul tema della “estraneità e periferia” in cui il mito greco offre moltissimi spunti di approfondimento, soprattutto Medea, simbolo del mondo “barbaro” – ovvero di tutto ciò che non è integrato nel sistema – filo conduttore del percorso, fino ai temi di “estraneità” più vicini al presente, come la tragica emergenza dei migranti.

 

Il festival, affidato alla direzione artistica dell’attore e regista Salvatore Della Villa, è organizzato dal Comune di Poggiardo in collaborazione con il Sistema Ambientale e Culturale “Serre salentine” e il Centro di Educazione Ambientale. “Da quest’anno il Baxta, nato come rassegna del Comune di Poggiardo, diventa elemento di relazione tra noi e gli altri comuni del territorio. – spiega Giuseppe Colafati, sindaco di Poggiardo e presidente del Sac – Un’iniziativa di grande qualità, unica nel suo genere in area archeologica e prima tappa di un processo che ci vede sempre più vicini agli altri comuni del Sistema nella programmazione e gestione delle manifestazioni culturali e ambientali. L’obiettivo sarà di arrivare quanto prima al cartellone unico degli spettacoli; allo scopo stiamo infatti inaugurando il nuovo sistema museale di Vaste e Poggiardo, che porterà al ritorno a casa di molti reperti archeologici ora detenuti dall’Università del Salento e dalla città di Taranto”.

 

I BARBARI – Racconto dello straniero

con

ELENA COTUGNO

testo di

ELENA COTUGNO e FABRIZIO SINISI

disegno luci

PASQUALE DORONZO

regia e scene di

GIANPIERO BORGIA

 

I Barbari è la storia di una donna che molti italiani ed europei incontrano spesso, per caso, sulla propria strada: una giovane migrante, scappata dal proprio paese e arrivata in Italia con la speranza di un futuro migliore, e finita poi sulla strada, a prostituirsi, per amore di un uomo da cui si crede ricambiata, da cui ha due figli, ma che in realtà la sfrutta. Nel monologo – ironico, cruento, impietoso – di questa protagonista leggiamo la storia di centinaia di migliaia di persone, partite dal loro paese con un sogno e ritrovatesi, all’arrivo, dentro un incubo.

I Barbari è anche l’analisi di un fenomeno – la migrazione – e di ciò che comporta e significa: di ciò che costa. Ma anche il racconto di una specificità: quella del “barbaro”, inconoscibile eppure, in qualche modo, familiare. Che – dapprima estraneo – reagisce a modo suo al paese che lo ospita, lo combatte e lo feconda, dando forse origine a nuove vicende, a nuove storie: a nuove tragedie.

Scritto da Elena Cotugno (anche protagonista in scena) e Fabrizio Sinisi, con la regia di Gianpiero Borgia, Il racconto dello straniero è un cantiere aperto che si pone nel solco delle libere riscritture del mito di Medea: rivelando allo spettatore d’oggi come la tragedia dello straniero non sia una peculiarità solo del mondo antico, ma che oggi anzi più che mai tocca l’uomo occidentale, e lo costringe a una presa di posizione esistenziale e storica.

 

 

IL LAVORO DI BORGIA 

Il metodo di lavoro artistico che guiderà la compagnia sarà quello già sperimentato negli anni dal lavoro di Borgia: sulla scia del metodo Stanislavskij, abitare con le storie e le vicende del presente le “stanze del passato” – riscrivere i grandi movimenti tragici del mondo antico all’interno delle coordinate di una terra selvatica e profonda come il Sud Italia. Borgia, regista di lirica e di prosa, formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e al GITIS di Mosca, ha lavorato con i più importanti attori del panorama teatrale italiano, da Franco Branciaroli a Gigi Proietti.

 

 

FABRIZIO SINISI

autore teatrale, è drammaturgo stabile della Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze; i suoi testi sono rappresentati in Italia e in Europa. Borgia e Sinisi hanno recentemente inaugurato il Progetto Goldoni, un lavoro di riscrittura e riambientazione del canone della commedia veneziana all’interno del Meridione italiano: progetto a cui questo idealmente si riallaccia.

 

 

ELENA COTUGNO

Nel 2008 si diploma presso ITACA (International Theatre Academy of Adriatic) in Tecniche e metodologie delle arti drammatiche. Nel 2007 studia presso la LAMDA (London Academy of Music and DramaticArts) e a Berlino con il regista e pedagogo Jurij Alschitz. Debutta a Parigi con il regista e pedagogo Anatolij Vasiliev con lo spettacolo “Soirèe Cechov”. Sempre con Anatolji Vassiliev nel 2011 e nel 2012 segue il Master in “Pedagogia della Scena” presso il CTR di Venezia in collaborazione con La Scuola Civica Paolo Grassi di Milano. Dal 2007 al 2009 partecipa a tre edizioni dell’ “International Edinburgh Fringe Festival con la regia di Gianpiero Borgia.

 

 BIGLIETTI: Posto Unico non numerato  € 10,00

I biglietti possono essere prenotati telefonicamente e acquistati presso SS. Stefani prima dello spettacolo

Apertura Botteghino  ore 19.00

Ingresso ore 20.30 – Sipario ore 21.00

Category: Eventi

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